CATANIA – E’ morto tre mesi fa per un mesotelioma. La Procura aveva aperto un fascicolo contro ignoti su questo decesso: l’uomo lavorava come operaio in una società che riparava mezzi della marina militare e si ipotizza che il tumore fosse stato correlato all’esposizione di fibre aerodisperso di amianto. Il pm titolare dell’inchiesta aveva chiesto l’archiviazione ma il presidente dell’ufficio del Gip di Catania, Nunzio Sarpietro, l’ha rigettata.
Il Giudice ha disposto ulteriori accertamenti sulla presenza di amianto nel cantiere nautico ed ha dato alla Procura un supplemento di indagini di 90 giorni. E’ stata disposta anche una consulenza medica personale. E’ stata chiesta anche un’approfondita analisi ambientale dei luoghi di lavoro e la puntuale verifica se erano state adottate tutte le misure per la tutela della salute dell’operaio. Il Gip inoltre chiede alla Procura di individuare i nomi dei responsabili della sicurezza sul posto di lavoro e i responsabili della societa’ che si occupavano della realizzazione delle opere in cantiere. Queste persone a questo punto potrebbero essere interrogate dai Pm per “fornire dettagli sul piano delle sicurezza e della salubrità” del cantiere nautico e degli spazi dove lavorava l’operaio.