CATANIA. Partenza fiacca per i saldi estivi. Quest’oggi, infatti, sono partiti gli sconti ma i negozi per le vie del centro della città sono stati poco affollati e le code si sono fatte desiderare dai negozianti che contano maggiormente su questo periodo per registrare un incremento nelle vendite. Ma è presto detto. Ad influire molto probabilmente saranno state anche le temperature roventi di oggi che hanno toccato picchi di 38 C°. Per il primo weekend di luglio, dunque, in molti preferiranno un tuffo in acqua e un po’ di tintarella allo shopping. Nei centri commerciali nei quali si registra invece un’affluenza lievemente maggiore, la situazione sembrerebbe essere un po’ diversa, ma forse solo all’apparenza. Al Centro Sicilia per esempio, il via vai è stato più intenso e forse anche attirato dal refrigerio dell’aria condizionata, ma la percentuale di acquisti come primo giorno è stata comunque un po’ bassa.
E il Codacons, che come ogni anno fornisce le stime ufficiali sulle tendenze dei consumatori nel periodo degli sconti stagionali, prevede un trend migliore rispetto all’anno scorso, ma avverte che le vendite saranno ancora con segno negativo. “Andrà meglio dello scorso anno – ha detto Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons – grazie al bonus di 80euro, ma l’andamento generale registrerà comunque un segno negativo”. In Sicilia, dunque, il bonus di 80euro in busta paga (per chi ce l’ha) e introdotto dal governo Renzi dovrebbe contenere seppur lievemente la contrazione degli acquisti, “ ma non potrà fare miracoli – precisa Tanasi – perché le famiglie della regione preferiranno dirottare i soldi su consumi primari. In ogni caso, si prevede un avvio dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo, attestandosi – continua Tanasi – tra il -12% e il -15% rispetto al 2013, con una spesa pro-capite che non supererà quota 69 euro”.
Tanasi, infine, diffonde il decalogo per aiutare i cittadini a fare buoni affari e a saper riconoscere possibili trabocchetti dietro l’angolo: “Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso; Le vendite devono essere realmente di fine stagione. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti; Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto); Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile”.
Ed infine il Codacons raccomanda: “Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani”.