CATANIA – C’è il bambino spensierato in bici all’ombra dell’elefante di Giuseppe Gagliano, i devoti stretti al loro cordone di Rossella Gigli, l’Etna fumante di Andrea Mirabella e il pomeriggio di Primavera in riva al mare immortalato da Isabella Sorge. Sono pezzi della città, anzi è la città: Catania. La Catania dei curiosi, degli amanti della fotografia, la Catania dei catanesi. Ed hanno risposto in oltre 200 al contest fotografico, il primo, indetto dal comune di Catania, in collaborazione con Officine Culturali, CCN- Centro Commerciale Naturale di Via Etnea, il blog ViviCatania, Karma Communication, Radio Zammù e la pagina fan People of Catania che si è svolto dal 17 al 31 marzo.
Oggi l’inaugurazione della mostra I LIKE CATANIA, alla presenza dell’assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa Orazio Licandro, di Pierangelo Spadaro, consulente per le Politiche Giovanili e Agenzia Giovani e di Livio Gigliuto consulente per il Marketing Territoriale. Le foto fino al mese di maggio saranno esposte nel cortile del Palazzo della Cultura. La felicità dei vincitori. “Soddisfazione, gioia, orgoglio e… incredulità. Non speravo nemmeno che una giuria scegliesse addirittura tutte e due le mie foto in gara… – commenta Mirella Prinzivalli, partecipante e vincitrice “doppia” del contest – è stata davvero un’emozione grande!”. Trentanove anni, impiegata in un’importante azienda farmaceutica alla domanda com’è nata in te la passione della fotografia risponde: “c’è sempre stata, da quando ho memoria. Da piccolissima maledicevo il rullino da 36 pose perché erano troppo poche! Crescendo non ho mai smesso di amare la fotografia”.
L’Etna, la festa di S. Agata e la pescheria sono stati i soggetti maggiormente immortalati dai partecipanti, Mirella però nelle sue “Lava via la tristezza” e “Una fredda Alba” ha deciso di rendere protagonisti il Chiosco della Villa Bellini e una delle statue della Fontana dell’Amenano. Le sue foto apparentemente diverse, in realtà sono molto simili, in quanto capaci nella loro semplicità di proiettare chi le osserva in una dimensione surreale, quasi onirica, non per nulla è l’autrice stessa a definirsi “sognatrice”, verrebbe da dire romantica, anche se da anni si diletta a fotografare durante i concerti il Vicolo della Sfera, una band rock nata alle pendici del vulcano. “Dei due scatti il mio preferito è quello della fontana dell’Amenano “Lava via la Tristezza” – prosegue la vincitrice, palermitana di nascita, catanese d’adozione – la statua che ho scelto di ritrarre mi ha sempre affascinata per l’espressione un po’ triste e malinconica che allo stesso tempo trasmette grande serenità”.
Malinconia, serenità e calore umano. Come quello che trapela dalla foto in bianco e nero dello sguardo di una vecchina col viso segnato dalle rughe o dalla stretta di mano di un papà e il proprio bambino all’interno dell’affascinante Monastero dei Benedettini, soggetti che si perdono, senza saperlo, nelle forme avvolgenti del suo marmo bianco. Bellezza nella semplicità dei dettagli presenti in ognuna delle 214 fotografie che hanno partecipato al contest, da cui, tirando un po’ le somme, emerge una Catania allegra, colorata, una città che a testa alta affronta la quotidianità accompagnata dai sorrisi di chi la vive nei luoghi simbolo, spesso invisibili agli occhi di chi li conosce da sempre. Ed è così che un Palazzone di cemento rinasce nell’obbiettivo di Leandro Perrotta e i volti spensierati della folkloristica pescheria ritratta da Andrea Rapisarda e da Giuseppe D’Amico in un attimo ci ricordano che per essere felici basta davvero poco.