ENNA – Il Centro di Servizio per il Volontariato Etneo chiama a raccolta associazioni e istituzioni della Sicilia per elaborare riflessioni e proposte sui temi sociali, a partire dagli effetti della crisi economica: a Enna, all’Hotel Federico II, da oggi (venerdì 22) a domenica 24, si terrà il convegno regionale “Dopo la crisi, il volontariato che verrà”, ovvero (come spiega il sottotitolo): “Enti locali e reti del terzo settore a confronto sul tema del nuovo welfare locale in Sicilia”.
Oltre cento le associazioni che, insieme con rappresentanti istituzionali, si interrogheranno sul significato, il ruolo e la specificità del volontariato nel contesto del nuovo assetto sociale: se il pomeriggio di venerdì sarà riservato ai giovani, l’indomani sarà avviato il confronto su volontariato, partecipazione politica e governo locale, a cura del Vol.Si., Federazione coordinamenti di Volontariato Siciliano.
Nella tavola rotonda di sabato mattina, dalle 10, sono previsti gli interventi di Luca Cannata, vicepresidente di Anci Sicilia e presidente Piccoli comuni siciliani, su “Politiche sociali e prospettive del sistema Sicilia”; di Francesca Danese, vicepresidente vicario di CsvNet, su “Quale capacità di risposta ai bisogni sociali: le nuove sfide del sistema CSV”; di Maurizio Caserta, docente della Facoltà di Economia dell’Università di Catania e membro del CdA della Fondazione Sicilia, su “L’inclusione delle reti di volontariato nella governance locale”. A seguire, i workshop tematici con la partecipazione del presidente della Commissione Servizi Sociali e Sanitari all’Ars Giuseppe Digiacomo; del delegato ANCI per le Politiche della Famiglia Salvo Sorbello; dell’esperto di politiche della disabilità Mattia Gattuso; del coordinatore regionale di “Libera” Umberto Di Maggio, del dirigente generale del Dipartimento regionale di Protezione Civile Calogero Foti. I lavori si concluderanno domenica 24 mattina, con la presentazione di proposte operative.
Con il convegno interprovinciale, il CSVE intende comprendere la reale capacità degli enti locali di risposta ai bisogni sociali, creare uno spazio di incontro tra volontari e operatori della pubblica amministrazione, qualificare le reti di volontariato e il loro ruolo nel processo di sussidiarietà orizzontale.