CATANIA – “Il blitz effettuato dai militanti di Forza Nuova davanti alla nostra dimostra quanto ancora i militanti di estrema destra siano lontani dalla comprensione del fenomeno immigrazione”. Lo ha detto il neo consigliere comunale democratico Nicolò Notarbartolo a condanna del gesto effettuato, nella notte tra l’1 e il 2 luglio sotto la sede del Pd di via Umberto, dove è stato apposto uno striscione con su scritto “Spaccio e scippi: Ius soli? Espulsioni immediate!”. Una iniziativa nata per protestare contro la linea politica, in materia di immigrazione, del partito che siede in maggioranza sia a Roma che a Catania. Ma anche per denunciare i recenti episodi di violenza avvenuti in piazza Teatro Massimo che avrebbero visto come protagonisti alcuni immigrati.
“A Catania ci sono comunità, associazioni, lavoratori e moltissime realtà – ammonisce Notarbartolo- che testimoniano quanto lo scambio tra culture sia funzionale alla crescita di una società moderna e il mio impegno in Consiglio comunale sarà anche a loro favore, visto che l’articolo 10 dello statuto del Comune di Catania che prevede l’istituzione della figura del consigliere aggiunto, eletto direttamente dai cittadini extracomunitari residenti a Catania è rimasto lettera morta”.
É di tutt’altro avviso, evidentemente, Forza Nuova, che, in una nota in cui si rivendica la paternità politica dell’iniziativa contro il Pd, spiega: “Alla luce dei recenti fatti di cronaca locali, ci chiediamo come possa un partito politico parlare di facilitazione di cittadinanza per i figli degli immigrati e di abolizione del reato di clandestinità. L’immigrazione di massa, fortemente voluta dai poteri forti, sta manifestando – si legge ancora nella nota- il suo più totale fallimento negli scontri di poche settimane fa in Svezia, nel caos delle banlieu parigine e nelle città del nord Italia. Chiediamo -prosegue il testo diffuso dalla federazione catanese di Forza Nuova- la difesa dello ius sanguins, il blocco totale dell’immigrazione, l’espulsione degli immigrati che per cultura e tradizione non possono essere compatibili con la società europea e l’inizio di una politica sociale che dia la precedenza nell’assegnazione delle case popolari, nei posti degli asili nido e nelle cure sanitarie alle famiglie italiane”.
Tra il Partito democratico e il movimento guidato da Roberto Fiore non c’è dunque in atto una semplice querelle politica, ma uno scontro tra opposte e irriducibili visioni culturali. “Lo ius soli – incalza ancora Notarbartolo- c’entra ben poco con i disordini e le risse degli ultimi periodi e chi cerca di mischiare la cronaca nera con il diritto alla cittadinanza per chi è nato e cresciuto in Italia lo fa solo per fomentare l’odio e la xenofobia, facendo finta di ignorare che l’immigrazione è un fenomeno strutturale e che molti immigrati sono già un pezzo integrale di società. Invece di blaterare di ius soli e ius sanguinis e di appendere striscioni deliranti -conclude duramente il neoconsigliere del Pd- i forzanovisti dovrebbero pensare alle fallimentari politiche in tema di immigrazione perseguite dai governi di destra nel Paese e anche nella nostra città, allora sì che capirebbero a cosa è dovuto il disagio degli immigrati”.