Lavoro e violenza, le donne |dibattono sulle emergenze - Live Sicilia

Lavoro e violenza, le donne |dibattono sulle emergenze

Violenza e perdita di lavoro: le donne della Cisl di Catania si confrontano sulle emergenze del territorio.

il dibattito
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CATANIA – Sullo sfondo di una crisi che alimenta la disoccupazione femminile e giovanile: a Catania oltre il 50 per cento di donne e il 44 per cento di giovani sotto i 34 anni hanno perso il lavoro negli ultimi tre anni. Ma con la nota positiva della ratifica della Convenzione di Istanbul sulla salvaguardia della dignità della donna e del rispetto della persona. Il Coordinamento donne della Cisl etnea si è riunito alla presenza di Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania, della segretaria territoriale Rosaria Leonardi. È stato il primo incontro all’indomani della conclusione della tornata congressuale che ha offerto anche alle donne una grande opportunità di analisi e di confronto sulle questioni sociali, economiche, politiche e sindacali che ricadono nell’attività quotidiana che esse svolgono nei luoghi di lavoro e nella vita.

«I dati sull’occupazione femminile e giovanile – ha detto Rotolo – sono preoccupanti. Ecco perché la ripresa economica del territorio e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga sono importanti per sostenere le tante famiglie colpite dalle perdite dei posti di lavoro. Sono questi alcuni dei punti che il sindacato unitario sta ponendo a livello nazionale e che saranno l’oggetto della manifestazione che si svolgerà a Roma sabato 22 giugno, affinché il tema del lavoro torni al centro del dibattito ma soprattutto al centro delle scelte politiche ed economiche del paese. Punti che anche le donne divulgheranno al massimo all’interno dei luoghi di lavoro».

Sul tema della tutela della donna e della vita, alla luce anche della Convenzione di Istanbul, Leonardi ha sottolineato che «le politiche femminili e di pari opportunità devono servire a sorreggere i soggetti che oggi sono in grave difficoltà e fra questi pensiamo alle tante donne vittime di violenza e ai tanti casi di femminicidio che avvengono sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno della violenza alle donne e ai minori – ha aggiunto – ha dimensioni tali che non può essere considerato solo un problema di ordine pubblico, come nel caso della prostituzione, o un fatto privato, come nel caso della violenza domestica. Si tratta invece di una vera e propria piaga sociale che ancora una volta richiama la centralità dell’aspetto culturale e di un dibattito, tutt’altro che esaurito, sulle relazioni tra generi, sull’educazione dei giovani e sugli stili della società moderna che tendono a “monetizzare” tutto, svuotando di significato valori importanti come il rispetto per la persona e per la vita che deve essere centrale e non contrattabile».

Per Leonardi, il contrasto al fenomeno della violenza si fa anche attraverso «l’integrazione dei vari soggetti pubblici e privati che, a livello locale, operano in materia di prevenzione, protezione e reinserimento sociale delle vittime». Anche il dibattito delle donne presenti ha fatto emergere l’esigenza di agire sul piano della sensibilizzazione culturale e sul piano delle azioni concrete con i soggetti interessati. Ecco perché si organizzerà un incontro con i centri antiviolenza presenti nel territorio catanese e una mostra fotografica sul tema della violenza e del suo contrasto, da realizzarsi entro l’estate.


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