CATANIA – Si è chiusa un’epoca: da domani Antonino Recca inizia (ufficialmente) la sua campagna elettorale per l’UDC e si autosospende da ogni funzione, conferendo i poteri di Magnifico a Maria Luisa Carnazza che sostanzialmente avrà il compito di treghettare l’Ateneo fino alle prossime elezioni per la carica di Rettore. E’ la conferma di ciò che diciamo da anni: Recca ha utilizzato il proprio mandato di Rettore per costruirsi una carriera politica. Eh sì, sono lontanissimi gli anni in cui il Magnifico diceva che i partiti dovevano rimanere fuori dall’Università di Catania…
E adesso bisogna ammetterlo: siamo un po’ disorientati perchè a partire dalla prossima riunione di MSC non dovremo più chiederci “che cosa ha combinato oggi Recca?”: è una domanda che ci facevamo sempre…
Infatti il Prof. Recca è artefice di molte eccezionali idee: chiusura della Facoltà di Lingue a Catania, aumento delle tasse alle fasce di reddito più basse, abolizione dell’iscrizione cautelativa, Laurea Honoris Causa all’arrestato Francesco Bellavista Caltagirone (parente di Casini), numero chiuso in tutti i Corsi di Laurea, regolamento sugli spazi dell’Ateneo a pagamento (inizialmente anche agli studenti), cancellazione delle borse di dottorato e dei concorsi per dottorato per un intero anno, promessa assemblea sul caso “morti a farmacia” (mai fatta), chiusura di Step1 e “svuotamento” editoriale di Radio Zammù, minacce di denuncia legale nei nostri confronti…
Il nostro augurio è che l’anno nuovo segni un percorso nuovo per l’Università di Catania e che il prossimo Rettore non punti allo stesso obiettivo di Recca. Anche perchè altrimenti sarebbe il terzo Rettore consecutivo che, concluso il proprio mandato, si candida in Parlamento.