“Credo che oggi non sia un giorno di festa, ma per la collezione di macerie che ci ha lasciato Raffaele Lombardo oggi lo considero un giorno di responsabilità per chi si candida alla presidenza della Regione e per i siciliani. Raccogliamo questa eredità per un riscatto civile e politico, per un processo di liberazione”. Lo dice Claudio Fava, candidato alla presidenza della Regione siciliana, sostenuto da Sel, in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni.
“Vorremmo smantellare la Regione parallela di Lombardo – aggiunge Fava – Mentre il New York Times scriveva sul rischio di default, lui prima di dimettersi nominava due assessori per l’ordinaria amministrazione”. Tra le priorità, Fava indica l’applicazione della legge blocca-nomine, varata nei giorni scorsi dall’Assemblea regionale, “azzerando le nomine e assegnando a una commissione della pubblica amministrazione la scelta delle migliori professionalità”.
La conferma della candidatura
“Confermo la mia candidatura alla presidenza della Regione siciliana – ha detto Fava -, sono in campo e a disposizione dei siciliani. Non mi rivolgo al centrosinistra, ma lavoro per la ricostruzione di valori politici nei quali si può ritrovare il centrosinistra”.
“Crocetta? I suoi sponsor Lombardo e Ciancio”
“Non mi sembra che la candidatura di Rosario Crocetta contenga elementi di rottura dell’attuale sistema – incalza Claudio Fava -. I suoi big sponsor, d’altronde, sono Lombardo attraverso il gradimento già espresso dal capogruppo del Mpa all’Assemblea siciliana, e l’editore Mario Ciancio”.
“Non ho mai sentito da Crocetta un commento, una valutazione sugli ultimi atti indecenti del governo Lombardo, a cominciare dalle nomine – aggiunge Fava – io e Crocetta ci muoviamo in direzioni diverse e con obiettivi diversi”.