Le società partecipate continuano a ingolfare i bilanci degli enti locali che spendono 2.500 miliardi all’anno per mantenere aziende spesso in perdita. Dall’Arsea di Catania all’Ente porto Messina che da 60 anni continua ad occuparsi di una zona franca inesistente, si moltiplicano gli sprechi di risorse nelle società controllate o partecipate da Regioni e Comuni. Nell’ultimo numero di ASud’Europa (www.piolatorre.it) la disamina di un fenomeno che incide su bilanci già gravati dalla riduzione dei trasferimenti dello Stato. E per la Corte dei Conti siciliana è allarme: “La spesa corrente dei comuni siciliani finisce per assorbire mediamente l’85 per cento della spesa finale al netto dell’indebitamento a discapito degli investimenti pubblici”.
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