Se il gol salvezza è di Struna | Eppure fu un capro espiatorio - Live Sicilia

Se il gol salvezza è di Struna | Eppure fu un capro espiatorio

Il criticatissimo sloveno con l'Atalanta ha evitato un ko pesante. Dopo questa gara, solo risultati utili per i rosa.

calcio - serie a
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PALERMO – Siamo al minuto 10, il Palermo ha da poco trovato il gol del vantaggio su rigore con Vazquez e sta provando a gestirlo in una situazione paradossale. I tifosi non ci sono, costretti a disertare lo stadio in maniera forzata a causa degli incidenti accaduti dieci giorni prima, durante il match contro la Lazio. E in più c’è un’Atalanta che attacca, in una gara in cui anche l’eventuale sconfitta non pregiudicherebbe il percorso degli orobici verso la salvezza. Accade dunque che, in quel minuto 10, Gomez affondi sulla fascia sinistra e prima di giungere al cross venga affrontato in maniera rude da Aljaz Struna. Il difensore sloveno sembra intervenire prima sul pallone, ma la foga con cui entra in tackle scivolato nei confronti del numero 10 – ah, questo numero – nerazzurro induce l’arbitro ad assegnare il rigore. Così come Vazquez otto minuti prima, Marco Borriello è glaciale dagli undici metri e consegna il pareggio all’Atalanta.

Nello stadio vuoto non è possibile sentire gli improperi nei confronti dell’ex giocatore del Carpi, autore più volte di prestazioni al di sotto della sufficienza, sia quando veniva schierato da terzino destro in una linea a quattro difensori, che in un terzetto di centrali a protezione – si fa per dire – della porta del Palermo. Eppure, nessuno avrebbe potuto sapere che proprio Struna sarebbe diventato l’uomo della provvidenza, in un certo senso, per la formazione rosanero. Il primo tempo si chiude sull’1-1, ma nella ripresa, e sempre dopo dieci minuti, l’Atalanta passa in vantaggio: punizione dalla trequarti, all’apparenza innocua, ma dal cuore dell’area sbuca Gabriel Paletta, che batte ancora Sorrentino. Già, quel Paletta che nell’estate del 2009 avrebbe rinforzato la retroguardia del Palermo se non fossero sopraggiunti problemi di natura fisica per l’ex centrale di Boca Juniors e Liverpool, e che molti tifosi rosanero avrebebro voluto in squadra quest’anno. Chissà, magari proprio al posto di Struna.

Il clima in città è gelido, la sconfitta contro l’Atalanta avrebbe il sapore della condanna alla retrocessione per il Palermo. Ma ecco che arriva il sopracitato uomo della provvidenza. Il giocatore che ha forse ricevuto il maggior numero di urlacci negativi nel corso della stagione. Trajkovski crossa dalla fascia destra sulla linea di fondo, Gonzalez fa la sponda per Jajalo, il cui tiro viene sporcato e finisce, forse in base a un copione già scritto dal destino, tra i piedi del giocatore sloveno. Spaccata e tocco col piede destro che batte Sportiello, il Palermo pareggia e può anche sperare di vincere la partita e mettersi la crisi alle spalle. Ma si chiuderà sul 2-2.

A Palermo continua a serpeggiare il pessimismo e la rabbia per una stagione che sembra volgere nel peggiore dei modi. “Ormai siamo con un piede in B”, questo il commento più frequente per strada, sui social o nelle chiacchierate tra amici. Eppure il Palermo si salverà, e lo farà per un punto. Chissà, magari proprio quello ottenuto contro l’Atalanta grazie alla zampata di Struna, in quello che sarà stato il primo di cinque risultati utili consecutivi, e decisivi per la salvezza dei rosa. E anche in quella che sarà l’ultima presenza stagionale del numero 23, forse uno dei giocatori più “odiati” – sportivamente parlando – dal pubblico palermitano nella storia ultra-decennale della gestione Zamparini. Un gol per un punto, un gol per mettersi alle spalle diversi attacchi, e un gol per poter dire che da qui è partita la rinascita della squadra.


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