“Le persone con disabilità psichica ed intellettiva e con disturbo del neurosviluppo possano essere inserite tra le categorie con accesso prioritario alla vaccinazione anticovid, indipendentemente dall’età. Devono essere protette dal contagio, soprattutto in considerazione del fatto che, come riconosciuto dall’OMS, sono maggiormente a rischio di Covid-19”. A proporlo è Pietro Colletti, direttore UOC Malattie Infettive Covid di Mazara e Marsala, che ha lanciato una petizione e l’ha inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Viceministro della Salute, al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, al Presidente dell’AIFA e al Comitato Tecnico Scientifico. Si moltiplicano gli appelli a far includere le persone con disabilità tra coloro che riceveranno la vaccinazione contro il coronavirus in via prioritaria. Nella prima fase è prevista, dal piano redatto da ISS, AIFA e Ministero della Salute, la somministrazione del vaccino a operatori sanitari e sociosanitari, al personale e agli ospiti delle Rsa ma le persone disabili sono tra quelle maggiormente esposte a rischi di varia natura. Infatti, la richiesta si basa anche su un quadro molto più complesso.
Le motivazioni a supporto della richiesta
“La probabilità di decorso grave della malattia e di morte sono più elevate rispetto alla popolazione generale a causa della maggiore prevalenza – spiega il primario, Pietro Colletti – in questa fascia di popolazione, di comorbidità (tra cui diabete mellito e obesità) e di polifarmacoterapia, con severi rischi di Drug-Drug-Interactions con farmaci potenzialmente da usare in caso di COVID complicata. Le restrizioni per la prevenzione da contagio rappresentano criticità molto complesse e di difficile gestione per le persone con disabilità e per i loro caregivers. L’isolamento domiciliare o ospedaliero – evidenzia- aggrava la patologia psichiatrica con ulteriore depauperamento delle funzioni intellettive e affettive e con manifestazioni di scompenso. Il ricovero in reparto Covid-19 è una situazione estremamente problematica nel caso di persone con disabilità psichiche e intellettive non collaboranti”.
“Come Garante dei disabili del Comune di Monreale e coordinatore dell’Ambulatorio Gravi Disabili del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo – dice Salvatore Porrovecchio- condivido e sto portando avanti l’iniziativa del collega Colletti, affinché tutte le persone con disabilità psichiche ed intellettive e con disturbi del neurosviluppo siano vaccinate contro il Covid-19, in condizioni di priorità”.
In Italia ci sono circa 600 mila disabili gravi giovani e adulti. Una grande parte di loro non sono ricoverati in strutture assistenziali, residenziali o semiresidenziali. Circa la metà di questi sono figli, ovvero vivono con uno o entrambi i genitori. Oltre il 50% di loro non usufruisce di aiuti dai servizi pubblici, né si affida a quelli a pagamento, né può contare sull’aiuto di familiari non conviventi: l’assistenza grava quindi completamente a carico dei familiari conviventi. “È necessario includere le persone con disabilità psichica ed intellettiva, altrimenti non già incluse nell’attuale Piano Vaccini in un accesso prioritario alla vaccinazione anti-Covid, in condizioni di sicurezza e agibilità nel rispetto delle differenti disabilità e della loro libertà di scelta individuale e delle loro famiglie”, conclude Colletti.
L’iniziativa, lanciata nel sito web change.org, ha già raccolto oltre 1000 firme ed è stata condivisa da medici infettivologi, psichiatri e tecnici della riabilitazione psichiatrica. Appelli simili sono già stati promossi anche dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, dalla Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità, dall’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, dalla Lega del Filo d’oro e dall’Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down.
Intanto proseguono le vaccinazioni. Ieri in Sicilia somministrate 4691 dosi di farmaco su altrettanti cittadini rientranti nel target previsto dal piano nazionale. Dall’inizio della campagna vaccinale anticovid, sono oltre 11mila in Sicilia le persone che hanno già ricevuto il vaccino.