Le intercettazioni
I proventi degli affari illeciti del clan Scalisi sarebbero serviti anche al mantenimento dei detenuti. Ma, inoltre, la cosca adranita avrebbe conservato alcuni ‘tradizionali riti mafiosi’ come lo scambio delle ceste a Natale.
In una delle intercettazioni della polizia raccolte nel corso dell’inchiesta Triade scattata stamattina, uno degli indagati – forse uno dei nuovi vertici dei referenti adraniti dei Laudani – esprime perplessità sul valore di regalare ceste ai detenuti.
“Ora a te non piace di più se ti regalo un paio di scarpe e doppio stipendio?” afferma.
Specializzati in droga, ma anche nelle estorsioni. È documentato anche – attraverso diverse conversazioni captate – un cavallo di ritorno.
I boss degli Scalisi sono pronti ad azioni violente. In una delle intercettazioni finite nel faldoni dell’inchiesta si parla di incendiare un mezzo. Forse si tratta del camion dei panini di Salvatore Giarrizzo, bersaglio di un atto incendiario avvenuto qualche giorno fa.