PALERMO – “Stiamo vivendo un incubo, i nostri figli si trovano in quarantena in Spagna, isolati, alcuni senza cibo, chiediamo aiuto alla Farnesina”.
Sono le parole, rilasciate a LiveSicilia, da uno dei genitori degli 8 palermitani che si trovano in quarantena in Spagna, dopo essere risultati positivi alla Variante Delta.
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Tutto è iniziato ai primi di luglio, quando un gruppetto di tre palermitani, in vacanza in Spagna, doveva rientrare in Italia per il decesso di un nonno. Dopo la positività al tampone è iniziato un vero e proprio “incubo”, i contagi sono avvenuti a causa dei focolai tra giovani nelle zone turistiche.
“Due genitori – racconta a LiveSicilia il padre dei palermitani – sono andati in Spagna, siamo in stato di allerta”.
E ancora: “Un ragazzo si trova in isolamento, in una stanza da 100 euro al giorno, senza cibo”
I ragazzi partono per una località a Ovest di Barcellona, al terzo giorno uno di loro sa che è morto il nonno. Fa il tampone per tornare in Italia e, una volta positivo, inizia la quarantena.
“I sette giovani più fortunati – continua il genitore – li hanno portati in un luogo isolato a spese nostre, con un taxi e il rischio di essere denunciati. Una madre volata in Spagna ha acquistato 7 saturimetri, 7 termometri e 7 dosi di antibiotico”.
Ma non basta, i genitori temono che, senza l’aiuto della Farnesina, possa peggiorare la situazione:
“Ci minacciano che tra 10 giorni i ragazzi, per regolamento europeo, se ne devono andare e non sappiamo dove, senza un certificato di avvenuta guarigione”.
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