“Abbiamo trovato due nuove varianti del Covid molto rare, per la prima volta in Sicilia. A livello nazionale sono circa venti casi. Ancora non hanno un nome, solo la sigla: abbiamo inviato i dati all’Iss. Le varianti dimostrano, una volta di più, la grande capacità del virus di mutare ed è un dato che preoccupa”.
A parlare è la professoressa Francesca Di Gaudio che coordina l’opera di sequenziamento, da Palermo. “Tecnicamente – aggiunge – si chiamano VUM, varianti sotto monitoraggio. La Sicilia è una delle regioni d’Italia che sequenza di più, come dicono i dati dal ministero della Salute. Purtroppo siamo pochi e dobbiamo fare tanto lavoro, con grande sacrificio”.
Non è la sola notizia dall’ultimo sequenziamento. Su 358 tamponi positivi, 329 risultano caratterizzati dalla variante Delta. Una dimostrazione della pervasività della variante ex indiana, come anche i numeri lasciano intuire. Ecco il dettaglio dei contagi dell’ultimo bollettino.
Non è nemmeno una novità che la variante Delta corra e che ci siano le varianti fantasma. Lo scenario consiglia massima prudenza.