Gli studenti protestano: "Basta alle classi pollaio" - Live Sicilia

Gli studenti protestano: “Basta alle classi pollaio”

Prevista una manifestazione l'11 ottobre, quando scenderanno in piazza i lavoratori

Giornata di protesta per gli studenti italiani. Questa mattina da Torino a Milano, così come a Roma, gli studenti si sono mobilitati e manifestato con striscioni o megafoni.

Gli studenti e il Fronte della Gioventù Comunista, organizzazione promotrice delle iniziative, hanno attaccato le modalità del rientro in presenza tra classi pollaio e sovraffollamento sui pullman.

“Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha dichiarato recentemente che le classi sovraffollate sono meno del 3%, la realtà però è ben diversa. Secondo i criteri del ministero una classe non è considerata sovraffollata se ogni studente ha più di due metri quadri a disposizione, uno spazio insignificante, tanto che non stupisce se l’anno scorso sono stati circa 216.000 unità gli studenti contagiati e più di 1.4 milioni quelli posti in quarantena. Poco nulla è stato fatto per garantire una scuola realmente sicura, non bastano pochi insegnanti in più o i banchi a rotelle per cancellare le classi pollaio. Le parole del ministro Bianchi sono una presa in giro”, ha dichiarato Simon Vial, responsabile scuola del FGC.

“Lottiamo per una scuola realmente sicura e pienamente gratuita. La pandemia ha rafforzato problemi già presenti precedentemente nelle scuole pubbliche come le barriere per il diritto allo studio e ha evidenziato la necessità di cancellare le classi pollaio. Vogliamo classi da 15 persone per garantire la salute e la qualità della didattica, un serio piano per un efficiente e gratuito trasporto pubblico. Ci batteremo contro il Recovery Plan che prevede degli investimenti per l’istruzione però vincolati a pesanti riforme per rafforzare la presenza delle imprese private all’interno degli istituti scolastici: la scuola non è un’azienda”.

Gli studenti annunciano che scenderanno in piazza l’11 ottobre “nella stessa data dello sciopero generale dei lavoratori indetto dai sindacati di base per conquistare una scuola e un futuro diverso. Esprimiamo tutta la nostra contrarietà alle politiche del Governo che ha sbloccato i licenziamenti e sta gestendo la crisi pandemica per gli interessi delle aziende”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI