A Catania il primo progetto| sull’ippoterapia per disabili - Live Sicilia

A Catania il primo progetto| sull’ippoterapia per disabili

Da sabato partirà “A cavallo con la Cri”, una quindicina i ragazzi con difficoltà motorie coinvolte.

CROCE ROSSA
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CATANIA – Ippoterapia e disabilità. Al via a Catania “A cavallo con la Cri”, il progetto pilota ideato dal comitato provinciale della Croce Rossa Italiana teso ad avvicinare bambini e ragazzi con problemi di iperattività, autismo e sindrome di Down al mondo dell’equitazione. “L’iniziativa – spiega Carmelo Stefano Principato, presidente del comitato provinciale Cri Catania – mira a creare sul territorio un supporto integrato ai soggetti portatori di handicap e alle loro famiglie, tenendo presente che ormai la Croce Rossa non si occupa solo di servizi di ambulanza, ma ha esteso il ventaglio delle attività ad ambiti quali la raccolta di sangue, campus estivi incentrati sull’educazione stradale e, adesso, anche l’ippoterapia. “A cavallo con la CRI” rappresenta, in assoluto, in Italia il primo progetto in cui si tende ad avvicinare soggetti affetti da disabilità all’universo dell’equitazione”.

Tra le professionalità coinvolte: psicoterapeuti, operatori Eda, volontari specializzati in laboratori con gli under 20 e figure professionali esperte in formazione sanitaria. “L’attività – sottolinea Elena Bruno, volontaria del comitato provinciale CRI Catania – si svolgerà ogni sabato mattina al maneggio di Nicolosi A.S.D. Regia Equitum, coinvolgerà per tre mesi ragazzi dai 6 ai 14 anni e sarà affiancata da altre iniziative. Tra questi i laboratori pasta di sale, di cucina e di burattini. In un periodo di grave crisi economica il rischio è che le famiglie che tutti i giorni devono fare i conti con realtà particolarmente delicate vengano sopraffatte da momenti di isolamento, ragion per cui lo scopo è proprio quello di combattere le discriminazione puntando sull’inclusione sociale, il recupero e il rinforzo delle proprie competenze”.

Per i genitori sarà un’occasione unica per vedere sorridere i propri figli accanto ad uno degli animali più docili, ma anche un modo per partecipare ad attività formative sull’educazione alimentare e l’igiene, con cenni fondamentali sul primo soccorso. “Il lavoro – spiega Michele Cannavò, presidente della Società Italiana Psicoterapia della Gestalt – sarà supportato da un gruppo che terrà conto delle diversità e della storia di ogni ragazzo. Accoglienza e integrazione sono difatti le parole chiavi del progetto. Gli effetti positivi della pet-therapy sono ampiamente riconosciuti in tutto il mondo. L’ippoterapia è considerata una disciplina efficace e collaudata con molteplici vantaggi: terapeutico-riabilitative, educativo-formative, socio-educative, utili nella promozione dell’inserimento sociale”.

 


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