Pansa durante l'inaugurazione
CATANIA – Il Capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa, inaugura Piazza Beppe Montana nel cuore di un quartiere di frontiera: “I cittadini facciano il tifo per lo Stato – esorta – trent’anni fa chi lottava contro la mafia aveva il tifo contro”. “Il nome di Beppe Montana – dichiara Pansa – farà rinascere il senso di legalità in chi non ce l’ha, e lo rafforzerà in chi lo possiede già”.
La piazza
“Trent’anni fa chi lottava la mafia aveva il tifo contro, oggi – continua il capo della Polizia – la situazione si è ribaltata”. Un simbolo di lotta alla mafia forte a testimoniare come il fronte dell’antimafia civica e sociale non sia in crisi, nemmeno alla luce delle ultime inchieste che hanno coinvolto imprenditori che si erano proposti come “paladini della legalità”: “Non c’è nessuna crisi dell’antimafia sociale – dichiara il prefetto Pansa – nessun cedimento. La lotta va avanti e c’è una consapevolezza del mondo imprenditoriale siciliano che è stato in prima linea – continua – ricordo che la lotta alla mafia nel mondo dell’impresa è nata in Sicilia”.
Il murales dedicato a Montana
Il presidio di cemento, attrezzato con aree per l’incontro e il gioco, si staglia al centro del caseggiato simbolo di via Ustica. L’effigie del commissario di polizia ucciso dalla mafia nel 1985 entra a far parte del territorio. La sfida è importante, si tratta infatti, del quartiere dove “ci sono i pusher più giovani d’Italia” come sottolineato dal Presidente della municipalità Emanuele Giacalone. “Un percorso iniziato tanti molti anni prima” – come ricordato dal sindaco Enzo Bianco, che ha ripercorso la lunga storia amministrativa per la realizzazione della piazza. Autorità civili e militari insieme ai familiari, Dario Montana il fratello, testimonia il valore della memoria nella promozione della cultura della legalità.
