Una piazza per Beppe Montana |Ci sarà anche il capo della Polizia - Live Sicilia

Una piazza per Beppe Montana |Ci sarà anche il capo della Polizia

Domani pomeriggio, la piazza antistante l'ex sede della municipalità di Cibali, sarà intitolata al funzionario della Polizia di Stato ucciso dalla mafia nel 1985. Oltre al Prefetto Pansa, al Questore Cardona, al Prefetto etneo Federico e al Sindaco Bianco saranno presenti anche i familiari di Montana.

taglio del nastro
di
2 min di lettura

CATANIA – Il Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa, insieme al Questore Marcello Cardona, al Prefetto Maria Guia Federico e al Sindaco Enzo Bianco, inaugurerà, alle ore 16,30 di domani 11 marzo, la piazza dedicata a Giuseppe Montana, l’eroico funzionario della Polizia di Stato, ucciso dalla mafia nel 1985. La piazza si trova nel quartiere di San Giovanni Galermo, proprio di fronte agli uffici della Delegazione Comunale di via Galermo. Al taglio del nastro, saranno presenti anche i familiari del compianto Beppe, al quale sarà dedicata la targa d’intitolazione della piazza.

Il Commissario Beppe Montana fu una figura emblematica nella lotta alla mafia, un eccellente poliziotto che dedicò la sua vita all’affermazione della Legalità e dello Stato. collaborò con il giudice Rocco Chinnici per alcune indagini antimafia, durante la sua attività investigativa arrestò numerosi latitanti e scoprì raffinerie di droga e depositi di armi, intralciando così molti traffici della mafia. Beppe Montana fece della legalità uno dei valori fondamentali della propria esistenza e per questo la divulgò anche tra i giovani, parlandone nelle scuole.

Entrò a far parte della Squadra Mobile di Palermo e, in seno a questa, fu posto alla dirigenza della neonata sezione “Catturandi”, una squadra che si occupa della ricerca dei latitanti, e in questa veste ottenne risultati di rilievo, scoprendo nel 1983 l’arsenale di Michele Greco e assicurando alle patrie galere nel 1984 Tommaso Spadaro, divenuto boss del contrabbando di sigarette e del traffico di droga. Investigò anche per la cattura del boss Nitto Santapaola, uno dei maggiori indagati per l’attentato al prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Collaborò, a stretto contatto, con il Pool Antimafia, consolidando con quella struttura un rapporto nato con il giudice Rocco Chinnici, impegnato in prima linea nella sfida con Cosa Nostra. Fu un vile attentato, il 28 luglio 1985, il giorno prima di andare in ferie, a porre fine alla vita del giovane Commissario, ucciso a colpi di pistola mentre si trovava a Porticello, una frazione del comune di Santa Flavia. Ma da domani, ancor di più, le sue battaglie e il suo sacrificio torneranno a essere ricordate, in un quartiere in cui di legalità c’è sempre più bisogno.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI