A scuola sognando il Super Santos | Il primo giorno non si scorda mai - Live Sicilia

A scuola sognando il Super Santos | Il primo giorno non si scorda mai

I ragazzi tornano in classe. Un giro a Palermo per raccontarne le emozioni.

PALERMO- Finite le vacanze, i bambini e i ragazzi siciliani si preparano alla prima campanella delle 211 previste in Sicilia. Un nuovo anno scolastico ha inizio per i giovani alunni, ognuno pronto a scrivere la sua storia. C’è l’apprensione per gli insegnanti severi, nell’immaginario comune con il registro al seguito, c’è la speranza di trovare uno straordinario, come il professor Keating dell‘Attimo Fuggente. I ragazzi palermitani come vivono questo ritorno al futuro? Non in modo dissimile dagli altri.

Sulle spalle portano grossi zaini con i supereroi del momento a dare forza ai piccoli uomini e alle piccole donne. La mano è ben stretta alla mamma o al papà, si avverte la curiosità per quelle ore trascorse lontano dai propri passatempi. Le emozioni sono forti.

Così nella mattina di ieri, nella scuola dell’infanzia paritaria Villa Letizia, in via Notarbartolo 16, una giovane mamma spiava la propria figlia giocare negli scivoli del parco della scuola: “Non piango perché è un giorno bello, ma il distacco si avverte già nei primi cinque minuti”.  Nel viale per arrivare al portone d’ingresso molti i genitori che accompagnano i figli, come presi da una supplementare difficoltà. Una signora spiega: “Non è semplice, a casa mia, lavoriamo sia io che il padre”. C’è chi vive l’ingresso come un momento da immortalare con cellulare per foto e video al seguito, e una futura cartella da visionare più in là: nell’era dei social c’è anche questo.

Anche per i più grandi suona la campanella, nell’Istituto Superiore Duca degli Abruzzi – Libero Grassi, si entra con un giorno d’anticipo rispetto al calendario scolastico regionale. Le classi prime e le quinte sperimentano stati d’animo differenti, la scoperta di una realtà nuova per i primi e l’urgenza del diploma per i secondi. Il sogno universitario di una ragazza del quinto anno dello scientifico: “Dopo anni trascorsi a studiare materie che non mi piacciono, potrò finalmente scegliere cosa approfondire”. E ancora l’amica di fianco che attende solo il viaggio-premio della maturità, fantasticando sulle mete più gettonate.

Gli studenti del Liceo Classico “Giuseppe Garibaldi” si preparano a varcare il portone per affrontare l’incognita degli scogli più temuti, il latino e il greco. La preoccupazione di un padre per i costi dei dizionari: “La spesa si aggira sui 150 euro, solo per i due dizionari di latino e greco. In tempi come questi, per una famiglia normale è un costo elevato”. Non può mancare, l’allarme per la salute degli edifici nell’isola, protagonista in negativo. I genitori, quei pochi che non corrono in ufficio, interrogati sul tema auspicano un intervento rapido ed efficace, con eventuale sospensione delle lezioni, in caso di necessità. “Molto è stato detto, poco è stato fatto per la sicurezza nelle scuole”, dice un papà in scooter.

Suona la campanella per le classi seconde e terze della scuola secondaria Raimondo Franchetti in Viale Amedeo d’Aosta 57, un gruppo di ragazzi dall’abbigliamento estivo ritornerebbe volentieri a calciare il Super Santos nella spiaggia di Mondello. Il passo lento di chi vorrebbe tornare indietro e il passo veloce di chi vorrebbe scegliersi il banco migliore. Ma c’è pure la voglia di riscatto dopo la la prima bocciatura nel volto di un piccolo uomo appoggiato alle ringhiere verdi dell’edificio “Quest’anno sarò promosso, un regalo per me e per la mia famiglia.”

 

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