Tagliandi del Catania al Comune | Interrogazione dei 5 Stelle - Live Sicilia

Tagliandi del Catania al Comune | Interrogazione dei 5 Stelle

Agata Montesanto, consigliere comunale del M5S, presenta una interrogazione dopo avere ricevuto un abbonamento per assistere alle partite del Catania. La risposta dell'amministrazione.

Mascalucia/La polemica
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MASCALUCIA. “Ho ricevuto un abbonamento del Calcio Catania intestato al comune di Mascalucia ed individuato tribuna A sett. ABI fila 3 posto 556 , costo euro 5”. A riferirlo è Agata Montesanto, già candidato a sindaco di Mascalucia per il Movimento Cinque Stelle e oggi consigliere dello stesso comune. Quello ricevuto dall’esponente grillino sembra proprio un generoso omaggio. Uno di quelli che -per intenderci- farebbe davvero gola a qualsiasi appassionato di sport. Peccato però che la Montesanto non l’abbia gradito affatto. Anzi, l’ha proprio infastidita. Un moto di disappunto che ha portato l’esponente grillina a rivolgere una interrogazione al sindaco Giovanni Leonardi e al presidente del consiglio comunale, per avere chiarimenti sull’effettivo valore di tale elargizione. I termini politici di questa dura reazione è la stessa Montesanto a chiarirli nelle premesse dell’interrogazione presentata in consiglio comunale: “Gli organi amministrativi della nostra comunità – si legge nel testo – chiaramente non possono godere di privilegi che lederebbero l’immagine dei rappresentanti eletti dai cittadini e di ogni pubblico funzionario in forza al nostro comune. Gli abbonamenti alla partite del Calcio Catania, pervenuti al comune, risultano – tuona l’esponente a Cinque Stelle- inammissibili”. “Qualora si trattasse di omaggio – argomenta ancora la Montesanto – e non di acquisto, appare opportuno come qualunque altra forma di omaggio offerto da enti sportivi, di spettacolo, di formazione, debba essere donata nella massima trasparenza, non agli amministratori ma alla Cittadinanza. Tali atti -sottolinea- se non resi pubblici e motivati, ledono l’immagine dei rappresentanti comunali, innalzandoli palesemente al di sopra dei cittadini che essi rappresentano”.

Un moto d’indignazione, dunque, che prende le mosse da uno dei leit motiv di sempre del movimento di Beppe Grillo contro la cosiddetta “casta”. E che scandisce gli interrogativi rivolti alla stessa amministrazione: “Qual è – chiede la Montesanto – il numero esatto di abbonamenti per il 2013-14 pervenuti; il costo complessivo a carico del comune e se, ancora, esiste una delibera che ne legittima l’utilizzo”. Quesiti che resterebbero aperte qualora gli stessi abbonamenti fossero dei liberi omaggi del Calcio Catania. Chiede infatti la Montesanto: “Qualora non si trattasse di acquisto, ma di elargizione a titolo gratuito, chi sono stati soggetti richiedenti, chi sono inoltre i soggetti destinatari di tale donazione, quali sono i criteri di ripartizione ed infine le motivazioni delle donazioni da parte di terzi al comune di tali abbonamenti”. Al fianco della polemica, la Montesanto si fa tuttavia promotrice di una proposta utile a regolamentare le future donazioni da parte dei privati: “Si destini ogni tipo di elargizione ai Servizi Sociali affinché siano destinate ai cittadini di Mascalucia in modo inequivocabile e trasparente”.

Arriva secca la risposta della giunta: “L’Amministrazione non ha mai richiesto alcun abbonamento e soprattutto non ha mai speso un solo euro”. A riferirlo è il vicesindaco di Mascalucia, Fabio Cantarella, il quale, intervistato da LiveSiciliaCatania, spiega: “Io, il sindaco e gli assessori non abbiamo mai utilizzato abbonamenti regalati dal Calcio Catania per recarci allo stadio e – aggiunge polemicamente- trovo poco rispettoso delle istituzioni il depositare una interrogazione e mandarla ai giornali prima ancora di concedere all’Amministrazione la possibilità di verificare e rispondere nei termini di legge. Tutto ciò – continua Cantarella- significa spostare il dibattito dal piano istituzionale, dai luoghi precostituiti dalla Costituzione, ai giornali. Come se l’esigenza di uscire sul giornale avesse priorità rispetto al dibattito istituzionale. Oggi l’Amministrazione – sottolinea l’esponente della Giunta- è costretta a rispondere a mezzo stampa mentre avremmo preferito prima rispondere nelle sedi della rappresentanza popolare e subito dopo darne diffusione alla stampa”. Cantarella non si ferma però soltanto sugli aspetti squisitamente formali della proposta avanzata dal Movimento Cinque Stelle, ma ne contesta fortemente il merito: “Trovo di basso profilo morale – riferisce il vicesindaco- lo strombazzare sulla stampa le liberalità fatte in favore dei bisognosi. La solidarietà – continua- si fa nel segreto più assoluto come fanno tanti amministratori che aiutano il prossimo senza mandare comunicati stampa ai giornali, appunto perché – conclude- non hanno bisogno di sentirsi dire bravo o bello”.


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