Marco Marsilio è il nuovo governatore dell’Abruzzo. Quando manca ormai qualche decina di sezioni da scrutinare, l’esponente di Fratelli d’Italia, sostenuto anche da Lega, Forza Italia e Udc, si attesta intorno al 48% dei consensi. Secondo classificato è Giovanni Legnini, 31%, appoggiato da una larga coalizione di centrosinistra. Terza Sara Marcozzi, candidata del M5S e fedelissima del vice premier Luigi Di Maio. Per lei, un bottino pari al 20%.
Ma le sorprese più significative emergono o dal voto per le singole liste. Con poco più del 27%, la Lega diventa il primo partito della regione. Sempre nella coalizione di Marsilio, Forza Italia è intorno al 9% e Fratelli d’Italia (che elegge quindi il suo primo governatore ufficiale) al 6,5%. L’area di centro destra sfiora quindi il 50%, contro il 29,2% di cinque anni fa e il 35,5% del 4 marzo scorso. Nel centrosinistra, il Pd prende l‘11,2%, la lista di LeU il 2,7, +Europa il 2,4%. Complessivamente, l’area Legnini raggiunge quota 31%, rispetto al 46,2% del 2014 e il 20 circa di un anno fa. La lista del Movimento 5 stelle conquista il 19,5%, poco meno del 21,2 totalizzato cinque anni fa, ma dimezzando di fatto il dato dell’anno scorso: alle politiche del 4 marzo, i pentastellati avevano registrato un vero exploit, arrivando al 39%.