CATANIA – La prima Corte d’Appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna pronunciata in primo grado a 10 mesi di arresto, pensa sospesa, e a 60mila euro di ammenda di Carmelo Testa per abusi edilizi in zona vincolata e di notevole interesse pubblico, costruzione in assenza del prescritto nulla osta della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, distruzione di bellezze naturali. I giudici hanno disposto il non luogo a procedere per un secondo imputato, nel frattempo deceduto. Il processo riguardava i lavori per l’ampliamento del Porticciolo di Ognina, storica borgata della citta’ etnea.
Il Tribunale di Catania -la cui pronuncia e’ stata oggi confermata in appello- aveva ritenuto il progetto illegittimo, ordinando anche la demolizione delle opere abusivamente realizzate e la rimessione in pristino dello stato dei luoghi. Il professor Giovanni Grasso, difensore delle parti civili costituite da Armando Finocchiaro, Natalina Arena, Edoardo Capizzi e Anna Di Paola, insieme agli avvocati Nicola Giudice ed Erika Giardino per Legambiente Sicilia, hanno espresso “viva soddisfazione per l’importante risultato conseguito”. (ANSA).