Acqua, Bagheria fa da sè| Rotti i rapporti con Amap - Live Sicilia

Acqua, Bagheria fa da sè| Rotti i rapporti con Amap

Per tre mesi sarà l'amministrazione comunale a gestire il servizio, nelle more dell'assegnazione a un altro soggetto. Idv: "Sindaco incompetente".

la decisione del sindaco cinque
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BAGHERIA – Si è conclusa questa notte, dopo le 2, una lunga riunione operativa e urgente indetta dal sindaco di Bagheria Patrizio Cinque per interrompere il rapporto di servizio con Amap, l’azienda municipalizzata attuale gestore del servizio idrico integrato. Scopo della riunione prendere in gestione il servizio. “Non possiamo attendere oltre, quanto accaduto nel sottopasso ci sta creando grandi problemi di viabilità e traffico ma non possiamo non intervenire in urgenza per la sicurezza pubblica – spiega il sindaco – l’emergenza idrica continua, continuano le perdite d’acqua, continuano i disservizi nella distribuzione senza parlare del depuratore che ha condizionato la stagione estiva di Aspra. I cittadini sono stanchi e hanno ragione. E’ necessario intervenire”.

La storia è nota: dopo il fallimento di Acque potabili siciliane, che aveva sottoscritto una convenzione di gestione con Ato 1 Palermo (Ambiente territoriale Ottimale che a sua volta aveva stipulato convenzione di cooperazione tra comuni della provincia di Palermo) la gestione del servizio entra in crisi, provocando diverse emergenze idriche sia in quanto alla manutenzione del sistema che in quanto alla distribuzione. Dopo una gestione emergenziale e temporanea da parte dell’Ato con la fallita Aps, lo scorso gennaio si è svolta una riunione presso la presidenza della Regione Siciliana ipotizzando un percorso che coinvolgeva appunto l’Amap cui affidare il servizio. Il 27 febbraio 2015 il Consiglio comunale di Bagheria ha autorizzato l’Ato 1 Pa ad affidare, in via transitoria ed emergenziale, la gestione del servizio idrico ad Amap sino al termine del 30 settembre 2015 come disposto dalla legge 164/2014, data entro la quale si deve disporre l’affidamento al gestore unico. La gestione è passata ad Amap il 18 maggio scorso; ma Amap comunica al Comune che potrà solo gestire il servizio con la conduzione degli impianti riscontrati in esercizio, costringendo il Comune ad intervenire in emergenza per diverse opere di manutenzione per la distribuzione idrica e il sistema fognario. Intanto il perdurare delle emergenze e la mancanza d’acqua, oltre che di perdite sparse nella rete, spinge l’Ente a chiedere una riunione urgente con il commissario straordinario di Ato e i vertici regionali proprio per discutere la presa in carico del servizio da parte del Comune di Bagheria e richiedere di accreditare all’Ente la quota del contributo regionale prevista per i comuni che andava erogato ad Amap. Nel frattempo altre emergenze si sono verificate in città, legate anche alle violenti piogge del 9 settembre, che hanno peggiorato lo stato del sottopasso di via Bagnera, dove tra l’altro Amap era intervenuta ma con esito non risolutivo.

“Questa ed altre emergenze legati a fenomeni di dissesto e allagamenti che pregiudicano la salute e la sicurezza dei cittadini hanno spinto oggi l’amministrazione comunale a decidere di gestire, in forma diretta, temporanea ed emergenziale, per 90 giorni, il servizio idrico integrato della città, nelle more dell’assegnazione al soggetto titolato secondo quanto previsto dalla legge 19/2015 – dice il sindaco Cinque – a tutto ciò si aggiungono anche le problematiche legate al depuratore comunale sito ad Aspra che, nei giorni scorsi, è stato oggetto di sversamenti a mare. Anche questo doveva essere gestito da Amap. L’amministrazione comunale dunque, con l’ordinanza 66, interviene per risolvere anche questa problematica, predisponendo un affidamento, con procedura di somma urgenza, per la gestione degli impianti di depurazione compresa la pompa di sollevamento”.

LA NOTA DI IDV
“La vicenda dello sversamento dei reflui a Bagheria dimostra la totale incapacità dell’amministrazione guidata da Patrizio Cinque, capace solo di annunciare esposti senza sapere nemmeno di cosa si sta parlando”. A dirlo è il vice segretario regionale di Idv Paolo Caracausi. “Dopo aver denunciato lo scandalo dello sversamento – dice Caracausi – mi sono recato presso gli uffici dell’Amap, acquisendo le necessarie informazioni. Probabilmente il sindaco non sa che il convogliamento delle acque piovane e la relativa gestione è totalmente a carico del Comune di Bagheria,, così come sono a totale carico del Comune tutte le spese derivanti da interventi su fognature e impianti in genere derivanti da errori di progettazione e realizzazioni non a perfetta regola d’arte. Cinque pensa invece solo a boicottare Amap”. “Voglio ricordare al sindaco – continua Caracausi – che dal primo marzo 2015 al 18 maggio 2015 la gestione delle reti e impianti era a totale carico del Comune e in questo periodo l’amministrazione Cinque avrebbe potuto fare lecitamente tutto quello che riteneva opportuno. Mi riferisco in particolare alla sistemazione del tratto fognario nei pressi del sottopasso autostradale in via Bagnera e alla sistemazione del tratto fognario nei pressi del mercato ortofrutticolo. Eppure il sindaco ha effettuato alcuni interventi in sostituzione di Amap, preferendoli rispetto a questi ultimi ritenuti evidentemente non meritevoli di doverosa attenzione nonostante affliggono il paese da decenni”. “Mi farò carico di rappresentare la grave situazione al consiglio comunale di Palermo perché Idv non permetterà mai che la società possa essere inquinata dall’entrata nel capitale sociale di amministrazioni che hanno l’unico scopo di distruggere ciò che di buono il comune di Palermo ha saputo costruire in decenni di sacrifici, per soli scopi personali. Mi farò carico di chiedere al sindaco di Palermo soluzioni alternative compatibili con la salvaguardia di tutto il personale ex Aps. Il gioco del sindaco di Bagheria è ormai noto a tutti: creare l’emergenza per poi risolverla a spese della comunità bagherese e a vantaggio di qualche privato con interessi sulla gestione del sistema idrico. Con debito anticipo chiedo al sindaco di informare i cittadini bagheresi del suo piano di gestione del sistema idrico a breve, medio e lungo termine e chiedo di dimostrare come una eventuale gestione in autonomia possa portare benefici economici a una popolazione ormai devastata dai continui aumenti delle imposte locali. E’ opportuno ricordare al sindaco come la gestione diretta del servizio idrico, dopo averla tolta ad Eas, abbia creato in un periodo non molto lontano un buco finanziario di cui i cittadini pagano ancora le conseguenze”.

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