Addio Drs, nasce il Pdr | Forzese non c'è, Cimino portavoce - Live Sicilia

Addio Drs, nasce il Pdr | Forzese non c’è, Cimino portavoce

Nasce la nuova formazione politica ispirata dall'ex ministro Cardinale: all'Ars sarà rappresentata da sette parlamentari. "Il Patto dei democratici per le Riforme guarda al Pd e a Renzi come punti di riferimento".

 

Sala d'Ercole
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PALERMO – Il leader del movimento Totò Cardinale lo aveva anticipato ieri a Livesicilia. Nasce oggi il Pdr. Intanto, come gruppo parlamentare all’Ars. Un gruppo già nutrito, composto da sette deputati. Si tratta di Michele Cimino (che svolgerà anche il ruolo di portavoce), Beppe Picciolo, Edy Tamayo, Marcello Greco, Salvo Lo Giudice, Pippo Gianni e Antonio Venturino. Non c’è Marco Forzese. L’ex presidente della prima commissione all’Ars nei giorni scorsi aveva attaccato proprio Cardinale ed Edy Tamajo denunciando la presenza negli uffici di gabinetto dell’assessore Furnari dell’autista dell’ex ministro e del padre del deputato regionale. Forzese, del resto, aveva usato parole durissime nei confronti di Cardinale. Che ieri aveva di fatto già annunciato la “separazione” col parlamentare: “Con quelle parole – ha detto – Forzese si è messo da solo fuori dal movimento”. Così, si ripartirà, all’Ars, da sette deputati

Ma questo è solo il primo passo. La nuova formazione politica che unisce i Drs della prima ora con altri moderati convertitesi alla causa del centrosinitra, punta a diventare un vero e proprio partito.

Una nuova creatura, quindi, il cui idenitkit è già evidente dal documento politico sottoscritto dai parlamentari e diffuso oggi. “Si va – si legge – verso la naturale evoluzione del progetto che ha portato alla nascita del movimento politico dei Democratici Riformisti per la Sicilia, per arrivare oggi alla costituzione di un movimento politico importante e ramificato, quale ambisce ad essere la nuova aggregazione (PDR) che ha l’ambizione di mettere insieme, con un forte patto per lo sviluppo, i moderati di centro sinistra”.

Un lavoro, quello che consiste nel coagulare alcuni di questi cosiddetti “moderati” portato avanti in questi mesi in prima persona proprio dall’ex ministro Cardinale. Uno sforzo, però, come spiega lo stesso Cardinale “compiuto nell’interesse del mio partito, il Pd”. E il riferimento è chiaro nel documento politico diffuso oggi: “IL PDR – si legge infatti – guarda al PD e a Renzi come punti di riferimento per un impegno che, auspichiamo, sarà sempre coincidente, sia dal punto di vista progettuale che sotto l’aspetto elettorale; a tal proposito, – prosegue – saranno compiuti tutti gli atti e gli accordi necessari a consolidare il rapporto di collaborazione sia con gli organi regionali che con quelli nazionali del PD. Si conviene di dare vita prima della ferie estive, ad una grande assemblea di aderenti e simpatizzanti per tracciare le linee guida del movimento e per approvare un codice deontologico, che faccia chiarezza sui programmi di riforme che si intendono realizzare e sulle regole etiche di partecipazione alla vita e alle attività del movimento”. Un appuntamento in qualche modo già annunciato ieri da Cardinale. Il giorno buono per il battesimo dei Pdr potrebbe essere il prossimo 28 giugno.

“Si conviene altresì che in quella sede, – si legge sempre nella nota – saranno completati gli organi di rappresentanza al nuovo soggetto politico, con una forte immissione di nuove energie, disponibili nel mondo giovanile, sia femminile che maschile, nel mondo della cultura, delle scienze, delle arti, del commercio, dell’imprenditoria, delle libere professioni e del pubblico impiego che condividono i valori del riformismo liberale, popolare e socialista; nella stessa assemblea verrà presentato anche il comitato scientifico composto da personalità del mondo accademico siciliano, per meglio valorizzare e per attenzionare le politiche di sviluppo e di valorizzazione del territorio e del sud in generale. Tra gli obiettivi fondanti del movimento c’è quello di consolidare, radicare e rafforzare il consenso e la maggioranza attorno governo Crocetta”.


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