Aggressione al medico del Vittorio |La cronaca, le indagini, il filmato - Live Sicilia

Aggressione al medico del Vittorio |La cronaca, le indagini, il filmato

L'inchiesta è stata affidata alla Squadra Mobile.

CATANIA – Non è ancora tornato al lavoro Rosario Puleo, il medico aggredito la sera di Capodanno al Pronto Soccorso del Vittorio Emanuele. Non si è ancora ristabilito dopo le percosse subite durante il suo turno di lavoro in ospedale da un branco di balordi, così come immortalano le immagini di videosorveglianza acquisite nel processo contro Mauro Cappadonna, il 47enne pregiudicato arrestato dalla polizia poco dopo l’aggressione. L’indagato rimane ai domiciliari in attesa dell’udienza fissata dal Tribunale per il prossimo 31 gennaio. L’azienda ospedaliera si è costituita parte civile nel processo. Nell’inchiesta sono indagate altre quattro persone e un operatore del 118 che avrebbe aiutato Cappadonna ad accedere nei locali del presidio ospedaliero di via Plebiscito. Per lui la revoca dell’incarico dopo la segnalazione dei vertici del Vittorio Emanuele.

LA CRONACA DELL’ AGGRESSIONE. Era la sera di Capodanno. Rosario Puleo aveva iniziato al turno alle otto di sera, quando all’improvviso davanti ai suoi occhi gli si para davanti Mauro Cappadonna che “pretende” nome e cognome di una donna ricoverata nel pomeriggio per un incidente in motorino che avrebbe avuto la colpa di aver danneggiato l’auto del balordo aggressore. Il rifiuto di Puleo ha scatenato il raid punitivo. Il medico si è visto circondato da almeno cinque persone ed è stato violentemente malmenato. Gli altri complici facevano da palo per evitare l’intervento di altri medici. Il dato più inquietante è però che ad aiutare Cappadonna ad entrare al Pronto soccorso sia stato un operatore del 118 che in quel momento non era in servizio. Avrebbe, infatti, fornito il suo codice identificativo. Per lui la denuncia a piede libero della polizia e la revoca dall’incarico.

L’ARRESTO E LE INDAGINI. Il capobanda del raid punitivo, Mauro Cappadonna, 47 anni, è stato arrestato la sera stessa del primo gennaio. Gli agenti delle Volanti hanno intercettato i cinque balordi poco dopo l’aggressione in via Plebiscito, quattro erano in macchina mentre il quinto è stato identificato e accompagnato in Questura nel giro di qualche ora. A finire in manette è stato il 47enne che deve rispondere di lesioni aggravate, interruzione di pubblico servizio e minacce a pubblico ufficiale. Ma l’indagine che è condotta dalla Squadra Mobile, guidata da Antonio Salvago, potrebbe portare a nuovi risvolti. Infatti si stanno analizzando in modo certosino i filmati di videosorveglianza per poter dare un nome e cognome al resto del branco che ha partecipato al vile atto di violenza nei confronti del medico.

“PAURA LEGITTIMA” – Quanto accaduto ha scosso Rosario Puleo. “E’ una paura legittima dopo quanto è accaduto“- dichiara il suo legale, l’avvocato Antonio Fiumefreddo . “Ci tengo però a precisare che da parte della Squadra Mobile che sta conducendo le indagini c’è la massima attenzione” – aggiunge il legale. Il medico si è allontanato qualche giorno da Catania, ma ora la sua vita (in attesa di tornare al lavoro) sta riprendendo nella normalità e nella quotidianità familiare. “I figli vanno regolarmente a scuola” – precisa Fiumefreddo.


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