MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – “L’aggressione subita e le offese a sfondo razzista nei confronti dell’imam della moschea di Mazara del Vallo e dei suoi figli è un atto intollerabile che va condannato”. Lo ha detto il vescovo di Mazara del Vallo (Trapani), monsignor Domenico Mogavero, dopo aver appreso che Ahmed Tharwa, la figlia e il figlio minorenne sono stati vittime di un’aggressione da parte di quattro persone che stavano tentando di entrare nel garage di casa dell’imam, a Marsala. Mogavero ha chiamato al telefono l’imam esprimendogli “vicinanza e solidarietà”. “L’imam mi ha riferito che nei suoi confronti e dei suoi figli sono state gridate parole di offesa con riferimento alla loro nazionalità – ha detto ancora Mogavero –. Tutto ciò è solo violenza, segno di un malessere evidente da parte di alcune persone”.
“Non consentiremo a pochi ignoranti di mettere in discussione quella capacità di integrazione tra popoli e quel rispetto tra culture diverse che, da sempre, contraddistinguono la Sicilia e i siciliani nel mondo”. Lo dice il deputato Carmelo Miceli (Pd) sull’aggressione subìta dall’imam della moschea di Mazara del Vallo, Ahmed Tharwa e da due dei suoi tre figli. “Episodi come questi impongono una seria riflessione sull’intolleranza che continua ad annidarsi nelle nostre comunità e obbligano chi ha responsabilità e funzioni pubbliche a condannarli senza indugi”, aggiunge.
E intanto arrivano anche le parole del sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci: “Esprimo la mia vicinanza all’imam della moschea di Mazara del Vallo Ahmed Tharwa e ai suoi figli per l’aggressione subita la notte scorsa. Condanno fortemente questi gesti di violenza assurda, aggravata da frasi offensive”. Così in un post Facebook Quinci.
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cominciate voi ad avere rispetto x le altre culture .
Dovrebbero fare i mafiosi per assimilarsi a te?
io non sono un mafioso non lo sono mai stato e non lo saro’ mai. prima di dire cazz… pensa.
Spiace constatare questi avvenimenti, suggerirei all’imam di ricordare a tutti che sulle due sponde dello stretto di sicilia, la convivenza è una pratica millenaria. Inoltre che per secoli si è vissuti ciascuno con la propria religione, con le proprie usanze, mangiando lo stesso cibo. Oggi in questo clima, ancor più ogni asprezza dovuta a differenza religiosa va accantonata per aiutare la pace.
Solidarietà all’imam e a tutta la comunità islamica.
La solidarietà del vescovo e di tutta la comunità dimostra come i cattolici e i siciliani in genere sono amici degli islamici.
4 trogloditi razzisti e islamofobi sono avversati dal resto della popolazione
Signor roberto cominci lei a rispettare l’identità multiculturale, multietnica, interreligiosa, pluralista, antirazzista, meticcia della Sicilia. I siciliani discendono proprio dagli arabi e dagli islamici.
sig. palermo e’ bella, i siciliani discebdono da tante dominazioni non solo da quelle arabe x fortuna…
Gli aggressori sono talmente ignoranti da non avere nemmeno studiato la storia della Sicilia, i fasti della dominazione islamica e araba. Non sanno nemmeno che grazie agli islamici in Sicilia sono stati introdotti matematica, scienze, astronomia, geologia, dolci, agrumi e tanto altro.
Non parliamo a sproposito di mafia e tralasciamo questi aspetti, perché nei paesi arabi ci sono delle aggregazioni di controllo del territorio di natura tribale che hanno qualcosa in comune con la struttura dei clan !
A Mazara e Marsala sembrano frequenti ormai questi atti vergognosi…
sig. palermo e’ bella, le ricordo che la sicilia e’ stata colonizzata da diverse etnie purtroppo anche da quelle arabe.