Agrigento, mafia: sequestrati i beni a imprenditore, c'è pure un agriturismo

Mafia, sequestrati i beni a imprenditore: c’è pure un agriturismo

Sarebbe stato un favoreggiatore del capomafia Leo Sutera
MISURE DI PREVENZIONE
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PALERMO – Sotto sequestro finiscono i beni dell’imprenditore agrigentino Giuseppe Tabone, 57 anni Valgono un milione e 100 mila euro e c’è pure un agriturismo.

Il provvedimento, eseguito dagli uomini della guardia di finanza di Agrigento agli ordini del comandante provinciale, il colonnello Rocco Lopane, è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Tabone, arrestato nel 2018, è stato condannato a tre anni in primo grado e in appello per avere favorito il boss di Sambuca di Sicilia, Leo Sutera, fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro. Si attende l’ultimo grado di giudizio in Cassazione.

Le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Agrigento hanno ricostruito gli asset patrimoniali e le disponibilità finanziarie riconducibili a Tabone e ai parenti. Ed è emerso che le risorse economiche non giustificherebbero gli investimenti.

Sotto sequestro finiscono l’agriturismo “Il Duca di Tabone” e il negozio “A Fior di pelle” entrambi a Sambuca di Sicilia. Ed ancora terreni, polizze di assicurazione e conti correnti. Le attività restano aperte e passano in amministrazione giudiziaria.


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