Agrigento, il sindaco Miccichè dopo le polemiche: "Vado avanti"

Agrigento, il sindaco Miccichè dopo le polemiche: “Vado avanti”

La presentazione del programma di Capitale della cultura. Interviene Scarpinato

AGRIGENTO – Le polemiche sui cartelli sgrammaticati e sulla pioggia nel teatro che accoglierà Sergio Mattarella non scalfiscono il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, arrivato alla conferenza stampa nella sede della stampa estera a Palazzo Grazioli a Roma per presentare il programma della Capitale della Cultura.

Non ci sono né il ministro della Cultura Alessandro Giuli, né il governatore della Sicilia Renato Schifani, vi sentite soli? “Assolutamente no – dice Miccichè – noi andiamo avanti, siamo ben felici di andare avanti e sicuramente i fatti ci daranno ragione e penso che saremo di nuovo tutti assieme”.

“Sui cartelli mai interpellati”

Per quanto riguarda i cartelli, dice Miccichè: “Noi non ne sapevamo niente, è un’impresa incaricata dall’Anas che sta facendo un restyling della segnaletica verticale, ripeto non siamo mai stai interpellati. Questa ditta ha commesso questi errori, questi gravi errori. L’immagine di Agrigento ne ha pagato le conseguenze, ma ripeto non sapevamo niente di niente”.

Quanto alle infiltrazioni nel teatro che ospiterà Mattarella il 18 gennaio, la risposta è secca: “Assolutamente no, è un problema già noto, tanto è vero che ci sta lavorando una squadra di edilizia acrobatica dalla scorsa settimana e che finiscono tra oggi e domani proprio in previsione della presenza del capo dello Stato”.

“Cosa è successo di tecnico non lo so – continua Miccichè – però è comprensibile perché se c’è un cantiere aperto. Poteva succedere. Io ero a Pesaro e non ho potuto seguire bene”.

Miccichè precisa: “Sono due cose che non c’entrano con il 2025 e con la capitale della Cultura. Per i cartelli ha sbagliato un’impresa per Anas e al Pirandello c’è un cantiere aperto perché stanno ripristinando il soffitto”.

L’ipotesi commissariamento

Sull’ipotesi commissariamento Miccichè commenta: “L’ho letto anche io. Io rispetto chi sta sopra di me, ma penso che non ne abbiamo bisogno. È già da un anno che lavoriamo e siamo in dirittura d’arrivo. Sabato inauguriamo ufficialmente con il presidente Sergio Mattarella e penso che non ne abbiamo bisogno”.

Alla domanda sul fatto che il governatore della Sicilia Renato Schifani sia a Roma ma non partecipi alla presentazione, Miccichè ribatte: “Non ho avuto un’interlocuzione diretta e non so darvi risposta. Però ha delegato il suo assessore Francesco Scarpinato e quindi c’è una presenza della Regione siciliana e non ci sentiamo abbandonati. Devo dire che il presidente Schifani è sempre stato vicino a noi e si è sempre interessato del nostro territorio”.

Nei giorni scorsi c’erano state diverse polemiche per la pioggia dentro il teatro che dovrà ospitare Sergio Mattarella.

Scarpinato: “Premiata la culla del Mediterraneo”

“La nomina di Agrigento a capitale italiana della cultura – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinatopremia non solo la città, ma il progetto di valorizzazione di uno dei territori più ricchi del Mediterraneo, culla di culture differenti che ancora oggi dialogano insieme”.

“Agrigento va letta in controluce soffermandosi sui templi – ha aggiunto Scarpinato -, sul teatro che sta venendo pian piano alla luce, sulle abitazioni e sulle ville antiche che riemergono dall’oblio del tempo. È un unico filo che collega la maestosità della Valle ai tanti siti minori a cui dedichiamo attenzione continua: sarà un anno bellissimo, in cui racconteremo al mondo il nostro lavoro e il nostro sogno di una Sicilia contemporanea che fa tesoro del suo passato ma guarda al futuro”.

“Schifani non può essere ovunque”

“Il presidente della Regione non può essere in ogni dove – ha risposto Scarpinato alle domande sull’assenza di Schifani – ci sono milioni di emergenze e lui da grande politico – ricordo a me stesso e a tutti presidente del Senato e grande politico lungimirante – non può essere ovunque e proprio per questo si avvale dei suoi assessori. E io da assessore ai beni culturali e all’identità siciliana sono qui proprio per rappresentare la Regione Sicilia”.

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