Agrigento, verso le elezioni |In campo scendono i big

AGRIGENTO – Manca poco più di un mese alle elezioni per la scelta del nuovo sindaco di Agrigento e nella Città dei Templi è una vera e propria partita a scacchi tra gli otto candidati. Dopo aver abbandonato Silvio Alessi, vincitore delle primarie del centrosinistra, il Pd ha incontrato Lillo Firetto, rimasto l’ultima spiaggia per un Partito Democratico che ad un mese circa dal voto non ha ancora chiarito la propria posizione. Dall’incontro segreto non sono fuoriusciti molti particolari che chiariscono la posizione del partito di centrosinistra, ma si pensa seguiranno altri incontri per perseguire l’unica strada ormai rimasta al Pd, dopo il caos delle primarie. Intanto oggi Firetto lascia ufficialmente la poltrona di sindaco di Porto Empedocle, dopo una festa d’addio che domenica ha raccolto consensi dal punto di vista della partecipazione e polemiche sui soldi spesi dall’amministrazione per organizzare l’evento. Silvio Alessi, reduce dai festeggiamenti per la promozione dell’Akragas, segna un colpo “rubando” a Firetto la lista civica “Ama la tua città” che ha letteralmente abbandonato il deputato all’Ars come dichiara il segretario cittadino Giovanni Salamone che annuncia quindi un cambio repentino di programma. Intanto è ancora mistero sulle squadre di assessori che saranno presentate dai vari candidati, gli unici ad essere usciti allo scoperto sono infatti gli esponenti del Movimento 5 stelle del candidato sindaco Emanuele Dalli Cardillo che hanno annunciato Marcello La Scala e Rita Monella come assessori. I candidati Cirino e Marcolin calano gli assi: l’esponente di “Fratelli d’Italia” ha annunciato l’arrivo di Giorgia Meloni ad Agrigento a maggio, mentre il candidato di “Noi con Salvini” risponde proprio con il leader della Lega, anche lui a maggio in città. Intanto Peppe Di Rosa, consigliere comunale in uscita, candidato con una lista civica, lancia i quattro punti per rilanciare il turismo nella Città dei Templi. In campo anche l’avvocato Giuseppe Arnone, protagonista di battaglie su Facebook contro l’operato di Firetto, definito addirittura “la vergogna della vita pubblica agrigentina”. Nessuna notizia si ha del candidato Leo Pellegrino. Intanto Agrigento si riempie di manifesti, legali e non, raffiguranti i volti dei candidati, accanto ad altri raffiguranti invece accuse, come quello che definiva gli agrigentini “popolo di cornuti”. A maggio la partita a scacchi dei vari contendenti si farà più accesa e ognuno dovrà svelare le proprie mosse.