PALERMO – L’allarme è arrivato più volte alla centrale della polizia: il suo braccialetto elettronico era andato in tilt. Gli agenti hanno così effettuato un sopralluogo a casa del pregiudicato agli arresti domiciliari, per accertare che il sistema di controllo a distanza funzionasse bene.
A casa di Vincenzo Priolo, 31 anni, si sono recati i poliziotti del commissariato Oreto-stazione, che hanno subito notato delle anomalie sul contatore: nonostante fossero in funzione diversi elettrodomestici, il dispositivo non segnalava alcun consumo di energia. A quel punto in ausilio della polizia sono arrivati i tecnici dell’Enel. E’ così stato individuato un allaccio abusivo alla rete pubblica dell’Enel, creato con due cavi “volanti” collegati alla linea di alimentazione del contatore.
I cavi attraversavano il muro per poi passare all’interno di un apposito vano ricavato sul balcone e nascosto con una piastra in plexiglass ancorata al muro stesso. Attraverso questo ingegnoso stratagemma, bypassando il contatore, l’intera abitazione del 31enne veniva alimentata regolarmente, senza alcun costo in bolletta. L’allaccio abusivo è stato rimosso ed è stato installato un nuovo contatore. Per Priolo è scattato un nuovo arresto per furto di luce, si trova ai domiciliari.