Beh ..certa gente non va in ferie mai...
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E che vi aspettavate...
Sempre parole e solo parole al vento della Volo e della Faraoni. Per episodi come questo dovrebbero essere destituiti dai loro posti di vertice. Se disorganizzazione della sanità territoriale c'è stata questa è da addebitarsi alla Volo e ancor di più alla Faraoni inspiegabilmente riconfermata nel suo ruolo di manager dell'ASP Palermo nonostante lo sconquasso organizzativo determinato in passato. Basti pensare che al PTA Albanese non ci sono servizi ambulatoriali efficienti e senza una benchè minima TAC che si ritrova in ogni studio radiologico cittadino ed invece un nosocomio così importante ne è sprovvisto. Forse per fare ingrassare la sanità privata??????
quando li prendete , dovete arrestarli metterli in carcere !!! no gli arresti domiciliari .
Questo c.d. "brutto tempo"; per la Sicilia, è manna dal cielo: le precipitazioni abbondanti di questo mese di Dicembre contribuiranno al definitivo superamento di buona parte dei problemi lasciati in eredità dalla siccità meteorologica conclusasi a Maggio 2024, in primis - re dei problemi - quello della siccità idrica (invasi secchi o quasi). Anzi, bisognerebbe sperare che anche Gennaio e Febbraio risultino piovosi quanto finora lo è stato Dicembre
Noto con piacere che i giudici di Catania, dopo aver sgominato la mafia, la corruzione, la delinquenza e la mala politica, trovano il tempo per occuparsi di eutanasia.
Forse i giudici di Catania non ricordano la sentenza sul caso Cuppato, dove la Procura di Milano ,nel corso del procedimento, ha presentato una memoria per suggerire al giudice di sollevare la questione di legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. nella parte in cui ancora prevede la punibilità di coloro che agevolano l’eutanasia di un soggetto, malato terminale, che ha compiuto consapevolmente la scelta di procedere all’eutanasia ma non è materialmente in grado di compierla da solo.
La Corte costituzionale nell’ottobre 2018 ha rinviato a settembre 2019 la decisione sul processo per la morte di dj Fabo, sollecitando il Parlamento a legiferare in proposito.
Perciò i giudici di Catania dovevano aspettare la decisione del Parlamento
In magistratura la lotta è intestina. Si combatte casa per casa. E in questo frangente, intanto, ciascuna toga (nel silenzio completo e totale di chi, costituzionalmente, ha il timone della Legge in mano e il dovere primario, data la guerriglia in atto in magistratura, di mettere ordine), straripa a suo piacimento dando libero sfogo ad ogni istinto che dall’inconscio e dal conscio arriva alla mente e chiede istanza. Immediata. E così può capitare che, con un tratto di penna, si cancellano i confini e pure gli stupri. Dei confini cancellati si sa tutto. Ma forse la notizia di un ‘Marocchino accusato di furto e di stupro e che la toga condanna solo per furto’, è volata bassa. Tuttavia, oramai, le pazzie togate non si contano più. Ma, alla magistratura tutta e al Colle più alto, con il Csm e l’Anm che sembrano delle vere e proprie cosche in lotta tra di loro per la conquista del potere assoluto, chi glielo dice che anche in presenta di ‘una ragazza facile’, nessuno, neanche chi proviene da “un humus culturale scadente”, può passare allo stupro, per soddisfare i suoi bassi istinti. Per questo c’è la legge. E non per fare trovare cittadinanza nei dispositivi delle sentenze a certe fantasie erotiche in toga. Altrimenti è meglio, molto meglio, ritornare al vecchio e pragmatico detto biblico “occhio per occhio, dente per dente”. Cancellando 2 mila e passa anni di cammino verso la civiltà e l’uguaglianza più compiute.
P.S.:
Basta appellarsi ad “un humus culturale scadente”, e l’assoluzione arriva.