AGRIGENTO – È lui l’uomo della provvidenza, uscito dal cilindro magico di Raffaele Di Napoli, in una storia che sembra una favola prima ancora che una partita di calcio. È Simone Sicurella, 18 anni ancora da compiere, originario di Porto Empedocle, autore dell’eurogol valso il pareggio nella sfida contro il Fondi. “È stata un’emozione indescrivibile – spiega il giovanissimo calciatore – è stato il primo gol, all’esordio, davanti a tutta la gente dell’Esseneto. Non ci dormirò questa notte. Sono cresciuto calcisticamente a Porto Empedocle – racconta Sicurella – poi sono passato alla scuola calcistica “Athena” di Agrigento, e da due anni sono alla Berretti dell’Akragas. Sono stato sciolto al momento del gol, ho pensato subito a fare gol, ci ho provato ed è andata bene. Anzi benissimo”.
A riportare tutti sulla terra, è Raffaele Di Napoli, timoniere che sta cercando di tenere ben salda la rotta della nave in un mare in tempesta: “Io lavoro per l’Akragas, penso che i ragazzi hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia – spiega il tecnico alla fine del 2-2 contro il Fondi – io faccio il mio lavoro e continuo a farlo. Se la squadra ha in campo tre ragazzi del 1999, è anche merito di chi gestisce il settore giovanile della società, sono contento della prestazione di Sicurella, Rotulo e Caternicchia”. Il mister non nasconde la preoccupazione per la situazione societaria difficile in cui il patron Marcello Giavarini ha lasciato la società, con il presidente Silvio Alessi che ha annunciato la riduzione al minimo del budget, e non esclude altre cessioni dopo Salandria, Marino e Carillo.
Paradossalmente la forza per la gara contro il Fondi è stata ritrovata dalle difficoltà: “In questa situazione ci siamo compattati, stiamo lavorando seriamente e siamo orgogliosi di questa gara – spiega Raffaele Di Napoli – Abbiamo pareggiato buttando due punti per quanto visto nel primo tempo, i ragazzi hanno avuto grande personalità. In panchina avevamo anche due giocatori degli Allievi che si allenano con noi, io sto facendo un lavoro per la società, creando qualcosa per questa società. Noi stiamo costruendo qualcosa di importante, è normale che è un momento particolare dovuto all’allontanamento del presidente Giavarini, ma noi abbiamo cuore e determinazione; supereremo questo momento insieme, finché sarò l’allenatore dell’Akragas, sputeremo sangue fino alla fine”.