Al 'Giardino' dell'integrazione | Insieme a Inter e Fiorentina - Live Sicilia

Al ‘Giardino’ dell’integrazione | Insieme a Inter e Fiorentina

L'idea dell'onlus Beyond Lampedusa: un giardino recuperato e nessuna barriera sociale. FOTO 

L'iniziativa
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PALERMO – Un giardino che sfugge al caos della città, e oltre cento tra bambini e adolescenti di diverse età, etnie e religioni che cantano, ballano, socializzano e imparano i valori dello sport dai migliori del settore. Questo è ‘Il Giardino’, progetto nato dall’idea dell’onlus Beyond Lampedusa fondata da Clementina Cordero di Montezemolo. L’obbiettivo è l’integrazione fra bambini palermitani e stranieri, svolgendo attività sportive, teatrali, di danza e artistiche nel recuperato giardino vicino alla scuola ‘Ievolella’ e al Centro per l’istruzione degli adulti (Cpia) di via Dante. E fino a sabato, per il secondo anno, il giardino ospiterà anche le rappresentanze di due grandi del calcio italiano, grazie a Inter campus e gli allenatori del settore giovanile della Fiorentina.

Un’iniziativa che proprio le due società di Serie A hanno abbracciato con soddisfazione: “L’idea è di restituire il diritto al gioco a bambini in situazioni di vulnerabilità – spiega Stefano Capellini, project manager di Inter campus -. Da vent’anni cerchiamo di affrontare vari problemi sociali con lo sport, ma inteso sempre e solo come strumento educativo – precisa Capellini –. Con gli amici della Fiorentina ci siamo detti: ‘Perché non fare qualcosa insieme?’”.

Lorenzo Bacci durante l’anno allena duramente i selezionatissimi bambini del settore giovanile della Fiorentina, “ma qui l’entusiasmo è diverso – dice –. Solitamente i camp organizzati dalla Fiorentina sono più legati all’agonismo e all’osservazione, quindi questo progetto palermitano è sicuramente un arricchimento diverso. Quest’anno abbiamo anche tante ragazze, e la Fiorentina è fiera di questo risultato. E dire che all’inizio faticavi a far percepire la normalità di un semplice contatto di gioco, avendo a che fare con vittime di tratta”.

Le attività e gli ‘ospiti’ all’interno del giardino cambiano dalla mattina al pomeriggio: prima tocca a bambine e bambini dai 5 ai 12 anni, circa ottanta, selezionati dalle scuole dei quartieri limitrofi; poi invece è il turno dei circa quaranta ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, provenienti da comunità e case famiglia. Realtà differenti, con differenti storie, tempi e modi di relazionarsi. Ma Leo Curreri, coordinatore dell’attività sportiva, spiega che l’onlus è sempre pronta: “Ci dà una grande mano il ventaglio di operatori, tra cui istruttori sportivi Coni laureati e specializzati in scienze motorie, educatori che provengono da scienze dell’educazione, un coreografo e una scenografa. È tutto improvvisato nell’allegria – continua – ma molto organizzato ai fini del diritto a questa allegria e al gioco: dobbiamo dare l’opportunità, se non il diritto, di giocare”.

Nel giardino, tutto è teso ad abbattere le barriere d’età, sesso e religione. “È una vittoria di tutta la città – commenta il responsabile del progetto, Francesco Bongiorno –. Una perfetta sinergia con il sindaco Leoluca Orlando, l’assessorato alla Scuola con a capo Giovanna Marano, e la dirigente scolastica del Cpia che ci concede il giardino, Giuseppina Sorce. Con fondi autonomi abbiamo trasformato erbacce e un parcheggio in campi sportivi, giardini ma anche tanto altro. Un esempio? Qui non si vedono italiani o stranieri, ma solo bambini – conclude – e inoltre quest’anno i bambini più grandi, che erano qui l’anno scorso, si prendono cura dei più piccoli e fanno anche loro da educatori”.

“Abbiamo raggiunto l’obbiettivo, grazie a una grande risposta dalle famiglie e un grande supporto dal Comune di Palermo – commenta la fondatrice di Beyond Lampedusa, Clementina Cordero di Montezemolo –. Adesso la cosa importante è dare continuità a questo progetto, non solo come centro estivo ma come riferimento durante l’anno scolastico, insomma in ogni occasione in cui la scuola è chiusa. Il giardino migliorerà ancora, ma senza scadere nel lusso e nella contraddizione con lo spirito del progetto. Diventerà un giardino vero e proprio, migliorerà in ‘termini botanici’, ma in ogni caso basta guardarsi intorno per capire che già così com’è, tutti si divertono”.

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