“Vogliamo andare incontro agli ultimi, a chi non può permettersi di pagare la visita specialistica e non può attende la lentezza del pubblico. Ecco perché metteremo a disposizione i nostri spazi e il nostro personale, per una parte, e lo dedicheremo a visite ed esami gratis”.
Forse, le parole di Giovanni Albano (nella foto), presidente della Fondazione ‘Giglio’ di Cefalù, caposaldo della sanità privata accreditata, rappresentano il primo passo di una rivoluzione benefica e, al momento, l’unica possibile. Il dono di chi cerca di alleviare le sofferenze ai ‘dannati’ della nostra disastrata Sanità regionale. La Sicilia, infatti, è particolarmente in subbuglio e si annuncia una stagione di proteste.
Presidente, è una rivoluzione, secondo lei?
“E’ qualcosa per venire incontro al bisogno, come stiamo facendo nella provincia di Messina, dove c’è, appunto, una grossa carenza di personale. Diamo una mano, con passione”.
Voi siete una realtà d’eccellenza…
“Sì, la nostra missione, una delle tante, è quella di permettere ai malati di curarsi in Sicilia, senza prendere l’aereo. Ecco perché siamo determinati a diffondere questa possibilità in tutta la popolazione”.
Da cosa nasce la vostra iniziativa?
“Siamo in contatto con la Rete degli ambulatori popolari che svolge un lavoro egregio. Stileremo un protocollo d’intesa con loro per dare risposte tempestive e gratuite a chi non può aspettare”.
A chi pensate? Quali sono gli obiettivi della cura?
“Agli anziani, ai fragili, ma pure alle persone migranti che sono in difficoltà con il permesso di soggiorno. A tutti quelli che hanno necessità di un collegamento e di una assistenza, che spesso non trovano”.
Gratis, dunque?
“Certo, il sistema sanitario nazionale è in grande difficoltà, per mancanza di personale, e ci vuole uno sforzo straordinario per sostenere tutti, per aiutare quelli che, letteralmente, non sanno dove sbattere la testa”.
Quando comincerete?
“Il tempo di stilare quel protocollo e partiamo”. (rp)