Al setaccio le utenze telefoniche| Un dirigente e un vigile nella bufera - Live Sicilia

Al setaccio le utenze telefoniche| Un dirigente e un vigile nella bufera

Trapelano i primi nomi dei dipendenti comunali giarresi coinvolti nel caso “bollette telefoniche”. Nel 2012, in soli due bimestri, i telefoni in uso al dirigente Venerando Russo e all’agente di polizia municipale, Giuseppe Trischitta, sono costati all’ente complessivamente oltre 18.500 euro.

GIARRE. A Giarre non si placano le polemiche sul caso bollette telefoniche, nelle scorse settimane argomento di accesi dibattiti consiliari. Polemiche che hanno attirato l’attenzione della Guardia di Finanza di Riposto che due settimane fa, con l’acquisizione delle fatture dagli uffici finanziari del comune, ha avviato un’indagine conoscitiva, sfociata successivamente in un’inchiesta giudiziaria. Le Fiamme Gialle starebbero spulciando voce per voce i tabulati telefonici, per scovare eventuali chiamate o collegamenti anomali in uscita dai telefoni in uso ai dipendenti comunali. Intanto però trapelano le prime indiscrezioni sui nomi finiti nella bufera.

Dalla lettura delle prime fatture relative all’anno 2012 emerge come l’utenza telefonica in uso al dirigente della IV area, Venerando Russo, nel bimestre di febbraio e marzo sia costata all’ente ben 5.194 euro. Somma addirittura superata nei due mesi successivi, aprile e maggio, con 5.382 euro. Complessivamente, quindi, in quattro mesi il dirigente avrebbe speso con il telefono di servizio una cifra superiore a 10.500 euro. Non si conosce il dettaglio delle telefonate o dei collegamenti internet effettuati ma si tratta di certo di un traffico anomalo. “All’epoca sono stato avvertito dall’ufficio finanziario del comune di queste spese anomale – spiega a LiveSiciliaCatania il dirigente Russo, contattato telefonicamente – Non riesco a spiegarle le cause. Ma ho chiesto subito la disattivazione del collegamento internet e dei sistemi wap e roaming per evitare che si verificasse nuovamente. Credo – conclude Russo – che ci sia stato qualche problema con il gestore telefonico”.

Altre migliaia di euro risultano addebitate al telefono cellulare in uso all’agente di polizia municipale Giuseppe Trischitta. Solo la fattura del bimestre febbraio e marzo è pari a 7.481 euro. Cifra che sommata ai 532 del bimestre giugno e luglio, lievita a 8000 euro. Contattato telefonicamente Trischitta non ha voluto rilasciare dichiarazioni, trincerandosi dietro ad un “Non so cosa dirle”. Oggi le famigerate fatture saranno consegnate dal presidente del consiglio comunale, Raffaele Musumeci, alla commissione consiliare d’indagine che sarà istituita proprio questa sera con l’obiettivo di monitorare tutte le spese dell’ente.

Intanto si apprende che il dirigente della II area, Letterio Lipari, ha già avviato le procedure per il recupero delle somme pagate dal comune per le telefonate non proprio istituzionali. Verrebbe da dire, meglio tardi che mai.

 

 


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