Aligrup, il video della rissa |Calci, pugni in faccia, minacce - Live Sicilia

Aligrup, il video della rissa |Calci, pugni in faccia, minacce

Pubblichiamo il video della rissa scoppiata stamattina durante la manifestazione dei dipendenti Aligrup a rischio licenziamento. La notizia non è il gesto di violenza, che deve essere condannato, ma il clima di esasperazione che stanno vivendo centinaia di dipendenti.

GUERRA FRATRICIDA TRA EX COLLEGHI
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CATANIA- Calci, pugni in faccia, spintoni e minacce. Stamattina, durante la manifestazione dei dipendenti Aligrup, è scattata la rissa. Una maxi-scazzottata che ha coinvolto circa 20 manifestanti. E qualcuno si è fatto male. Abbiamo deciso di pubblicare il video, che è arrivato in redazione, perché la notizia non è lo scontro fisico tra i dipendenti Aligrup, ma lo stato di esasperazione dei lavoratori che hanno perso, da un giorno all’altro, praticamente tutto.

Nei giorni scorsi LivesiciliaCatania ha pubblicato il lungo elenco, città per città, dei licenziati (CLICCA QUI).

In pratica, come fosse una tombola, in ciascuna provincia siciliana, in ciascun punto vendita, è iniziato il taglio netto dei lavoratori. “E tutto questo sta avvenendo -come ha denunciato  Emiliano Scorciapino ai nostri microfoni (CLICCA QUI)– senza che le Istituzioni forniscano risposte concrete, nemmeno ai sindacati”.

Dopo mesi di protesta che hanno visto i 1600 dipendenti uniti su tutte le piazze, il fronte si è spaccato. I lavoratori che hanno perso il posto adesso protestano contro gli ex colleghi che stanno accettando le nuove condizioni di lavoro.

Il gesto di violenza deve essere condannato senza mezzi termini, la situazione è precipitata e sullo sfondo c’è l’affare milionario della gestione e del rifornimento di decine di centri commerciali in Sicilia. Ma sopratutto, ci sono in ballo le vite di un migliaio di dipendenti, che non sanno più come mantenere, da qui a pochi mesi, le proprie famiglie, spesso monoreddito. Che non sanno come pagare il mutuo, la rata della macchina, come fare la spesa, come sfamare i propri figli. E stavolta non si tratta dei dipendenti fannulloni licenziati da un ente pubblico. Si tratta di lavoratori che hanno costruito un’azienda col proprio sudore, che vorrebbero continuare a lavorare (Guarda il video “L’altro volto della protesta”).

Ecco perché il video deve essere pubblicato e visto con attenzione. Non è televisione, ma la cruda realtà.

 


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