Allargamento della giunta comunale |Alta tensione nella maggioranza - Live Sicilia

Allargamento della giunta comunale |Alta tensione nella maggioranza

Sala delle Lapidi

Sinistra Comune e Sicilia Futura escono dall'aula al momento del voto.

PALERMO – Tensioni nella maggioranza al Comune di Palermo sull’allargamento della giunta. La spaccatura si è consumata a Sala delle Lapidi, dove Sicilia Futura e Sinistra Comune hanno abbandonato l’aula al momento del voto della delibera che prevede l’allargamento del governo cittadino da otto a undici assessori. Trattandosi di un atto che prevede la modifica dello statuto l’approvazione della delibera era soggetta ad approvazione con una maggioranza qualificata che è venuta meno con l’uscita dall’aula dei consiglieri di Sinistra Comune e Sicilia Futura. Vanificato, quindi, l’accordo che Pd e Orlandiani avevano raggiunto con le minoranze per l’approvazione della delibera. Nulla di fatto, dunque, in Consiglio comunale dove ora i due gruppi di maggioranza chiedono una verifica e un confronto con il sindaco Leoluca Orlando.

Poco dopo la fumata nera a Sala delle Lapidi, i consiglieri di Sinistra Comune (che in giunta esprimono l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania) hanno diramato un duro comunicato alle redazioni: “Oggi si è consumato uno strappo grave e incomprensibile – si legge nella nota -. Come forza di maggioranza abbiamo chiesto di rinviare la discussione in Consiglio Comunale di un atto che necessita di un passaggio politico. L’allargamento della giunta infatti non è un semplice adempimento statutario ma richiede un confronto fra le forze di maggioranza ed il sindaco, che deve mettere al centro il futuro della Città e le prospettive della coalizione in vista del 2022. Dispiace la convergenza di una parte della maggioranza con l’opposizione – proseguono i consiglieri di Sinistra Comune – su un atto che ha una evidente natura politica. Da mesi, in tutte le sedi formali ed informali, noi di Sinistra Comune abbiamo chiesto un confronto che ponesse le basi per una gestione diversa e migliore dell’attività complessiva del governo della Città. Lo abbiamo fatto con correttezza, garantendo sempre in Consiglio la presenza e non facendo mai mancare il nostro sostegno. Siamo pronti a proseguire in tal senso. Oggi abbiamo deciso di uscire dall’Aula e di non esprimerci su un atto che, nel merito, naturalmente non potevamo che condividere essendo solo una presa d’atto di una legge regionale. Continuiamo a ritenere che per svolgere una proficua azione di governo bisogna garantire il dialogo tra il sindaco e la sua maggioranza”.


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