Il magistrato ed ex assessore Contrafatto: "Orlando mi ha diffamato"

L’allagamento e le polemiche: |Contrafatto querela Orlando

Il magistrato ed ex assessore ritiene offensive le parole del sindaco

Il magistrato ed ex assessore regionale Vania Contrafatto ha querelato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. A presentare la querela in Procura è stato l’avvocato Carlo Emma.

Contrafatto ritiene di essere stata diffamata e denigrata dalle dichiarazioni bollate come “false” e rilasciate da Orlando nelle ore e nei giorni successivi al nubifragio che provocò l’allagamento di viale Regione Siciliana.

Contrafatto, oggi è in servizio al ministero della Giustizia, a Roma, ed è stata assessore dal 2014 al 2017. Nel 2016 la Presidenza del Consiglio dei ministri la scelse per l’incarico di Commissario straordinario per la progettazione, l’affidamento e la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione. Il blocco dei cantieri è costato all’Italia una condanna della Corte di Giustizia dell’Unione europea.

In sospeso erano rimaste dieci grandi opere per oltre 110 milioni di euro a Palermo. In particolare i lavori previsti e finanziati dal Cipe prevedevano il completamento della fognatura di via Cruillas (7 milioni di euro), l’adeguamento e potenziamento del depuratore di Acqua dei Corsari (26,5 milioni), l’adeguamento di Fondo Verde (18,5 milioni), il completamento del collettore sud-orientale (47 milioni), l’eliminazione dello scarico di via Decollati nel fiume Oreto (1,5 milioni), la rete fognaria di Marinella (1,5 milioni), la rete fognaria di Sferracavallo (5,5 milioni), le fognature del quartiere Villagrazia (1,5 milioni) e le reti di singole vie (1,2 milioni).

Contrafatto già nel giugno 2018 aveva querelato Orlando per alcune dichiarazioni del sindaco. Oggi la storia si ripete. Il 15 luglio il sindaco convocò una conferenza stampa e disse che “l’attività del Comune ha subito un gravissimo rallentamento per colpa del precedente governo regionale ed in particolare dell’ex assessore Vania Contraffatto, che prima ha rallentato il trasferimento dei fondi al Comune e poi, una volta nominata Commissario straordinario, ha brillato per la propria inerzia ed inoperosità.”.

Ed ancora: “Nel 2015 ho mandato un esposto dopo la nomina del commissario Contrafatto. Ho denunciato l’inadeguatezza di un magistrato che ha fatto parte di una giunta dell’ex governo Crocetta dove si sono realizzate porcherie e speculazioni che io ho denunciato. L’assessore Contraffatto ha fatto parte di una giunta collusa con la così detta antimafia di facciata: si chiama Confindustria”.

Secondo Contrafatto, sarebbero stati superati i limiti del diritto di critica e della continenza. Innanzitutto nella querela firmata dall’avvocato Emma si ricorda che “responsabile unico dell’attuazione dell’accordo di programma quadro per la realizzazione di questi interventi (che materialmente dovevano esser realizzati dal Comune) era il Dipartimento regionale acqua e rifiuti nella persona del direttore generale, e nessuna voce in capitolo aveva l’assessore non previsto neanche quale soggetto partecipante dell’accordo di programma quadro”.

Nel periodo in cui il magistrato è stato commissario nazionale su mandato della Presidenza del Consiglio dei ministri “si è avuto modo di constatare – purtroppo – che i progetti predisposti da Comune di Palermo non erano cantierabili, e ciò per manchevolezze non certo imputabili all’amministrazione regionale. I progetti che sulla carta”risultavano cantierabili in realtà non lo erano affatto”.

Ed ecco l’affondo: “Le dichiarazioni del Prof. Leoluca Orlando, il quale non esita a confondere fatti, dati e notizie che invece ben conosce, appaiono insomma ispirate dall’unico scopo, malizioso e pervicace, di dissimulare le inadempienze sue e della sua amministrazione o dei tecnici da lui posti ai vertici degli Enti tecnici che quei progetti avrebbero dovuto elaborare”.


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