CEFALU’ (PALERMO) – Tour operator di se stessa e professionista della fuga dagli alberghi in cui ha soggiornato, torna a casa con l’ennesima vacanza gratis. Si tratta di una donna di Monterotondo, in provincia di Roma, che dopo aver pernottato per un week end i primi di settembre all’hotel Tourist di Cefalù, sul Lungomare Giardina, inisieme al figlio, è scappata senza sborsare un centesimo.
La cittadina normanna del Palermitano viene così nuovamente presa di mira dai vacanzieri che, una volta rientrati in possesso del proprio documento dopo la registrazione in albergo, se la danno a gambe levate senza pagare.
La donna, una 38enne, è infatti la seconda che in nel giro di poche settimane ha adottato questa tattica a Cefalù: ad agosto una giornalista palermitana di 42 anni era scappata dall’hotel Riva del Sole non pagando il conto, circa novecento euro per una settimana di soggiorno. Laura Piermarini, il cui nome è stato reso noto dal commissariato diretto da Manfredi Borsellino, è invece fuggita insieme al figlio dopo due notti e tre giorni, non pagando i duecento euro previsti.
Proprio come aveva fatto la giornalista, i due sono riusciti ad uscire dalla struttura alberghiera approfittando dei check in della mattina: quando i responsabili dell’hotel Tourist hanno raccontato tutto alla polizia, della donna e del bambino non c’era già più traccia in tutta la cittadina. Eppure i due avevano consumato di tutto, dal pranzo alla cena, fino alle birre, ai succhi di frutta e alle colazioni.
Le indagini, immediatamente avviate, hanno fatto venire a galla diversi precedenti a carico di Laura Piermarini, che vanterebbe un notevole “curriculum” di fughe dagli alberghi in cui puntualmente non salda il conto. Si tratta di strutture che si trovano nelle Marche, dove è già stata denunciata dai carabinieri di Apecchio e dai poliziotti di Senigallia.
E, proprio in seguito a quanto già successo in altri alberghi, i responsabili dell’Hotel Tourist hanno chiesto alla polizia di rendere note le generalità della 38enne e la sua fotografia, per evitare che altre attività albergiere finiscano nel mirino.