Alongi: "Da Lorenzin ottimo lavoro" | Culotta: "La strada è quella giusta" - Live Sicilia

Alongi: “Da Lorenzin ottimo lavoro” | Culotta: “La strada è quella giusta”

Dopo l'incontro di oggi al Ministero della Salute, cauto ottimismo sulla riapertura della struttura del Comune madonita.

Punto nascita di Petralia
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PALERMO – L’apertura c’è stata. E adesso anche gli esponenti politici in qualche modo interessati alla vicenda del Punto nascita di Petralia Sottana manifestano un cauto ottimismo. E’ il caso del deputato regionale Pietro Alongi che esprime “piena soddisfazione per l’operato del ministro Beatrice Lorenzin che ha saputo ascoltare le grida d’allarme sollevate dal popolo madonita e dai suoi amministratori. La disponibilità alla riapertura temporanea espressa oggi – continua il deputato Ncd all’Ars – è la dimostrazione ulteriore dell’attenta sensibilità del ministro. Ed è anche un primo passo avanti per la salvaguardia del reparto che serve così larga e densamente abitata area. Auspichiamo ma siamo certi – il riferimento di Alongi a Gucciardi – che l’assessorato regionale alla Sanità saprà adesso rispondere positivamente alle sollecitazioni emerse dal tavolo tecnico, creando i necessari requisiti di sicurezza per la struttura delle Madonie. Crediamo nella politica del fare e non in quella urlata, dei proclami senza conseguenze – riprende il vicepresidente della IV Commissione – lo dimostra il lavoro silenzioso di concertazione che abbiamo condotto insieme coi tecnici del ministero in queste settimane. Oggi, chiediamo anche che non soltanto sia salvato definitivamente il punto nascite ma che sia potenziata l’intera struttura ospedaliera sita a Petralia Sottana – conclude Alongi – con particolare riferimento all’ortopedia, reparto indispensabile vista la sua collocazione non lontana dalle stazioni sciistiche, e alla cardiologia”.

“L’apertura del ministro Lorenzin sul punto nascite di Petralia Sottana e la decisione di incontrare la delegazione siciliana ci conferma che siamo sulla strada giusta e ci incoraggia a proseguire nella nostra battaglia per il diritto alla salute”. Lo dice Magda Culotta, sindaco di Pollina e deputato del Pd. Pochi giorni fa il governo – attraverso il sottosegretario De Filippo – rispondendo a una interrogazione parlamentare di Magda Culotta aveva già confermato la volontà di riesaminare la questione, affidando alla Regione la possibilità di presentare ulteriore documentazione a supporto della riapertura del punto nascite. “Le nostre battaglie a tutti i livelli – continua il deputato del Pd – hanno fatto in modo che il ministero non si soffermasse solo sui freddi numeri ma riesaminasse la questione anche da un punto di vista diverso. Solo grazie all’impegno di tutti è stato infatti possibile spiegare al Governo la complessità del territorio e la contraddizione in cui si sta cadendo nell’approvare, da un lato, le cosiddette Strategie Nazionali per le aree interne – che concedono contributi e risorse anche al territorio madonita per contenere e scongiurare lo spopolamento – e dall’altro, nel privare i cittadini del futuro di un luogo in cui potere nascere. Auspico – conclude Magda Culotta – che il lavoro della Regione possa avere un riscontro positivo e possa finalmente mettere la parola fine a questa vicenda”.

Ma oltre al plauso e all’ottimismo, ecco anche un invito al ministro Lorenzin: ” Pur apprezzando le intenzioni del Ministro Lorenzin di garantire sicurezza alle madri ed ai bambini al momento della nascita, – dichiarano Pino Apprendi componente della direzione provinciale Pd e Nico Stumpo componente della direzione nazionale Pd – chiediamo che vengano rivisti i parametri che hanno determinato la chiusura dei punti nascita in Sicilia. Se da un lato si chiede il massimo della sicurezza, non può essere trascurata la questione territoriale con le difficoltà della viabilità. È il caso di chi vive nelle isole, è il caso di Petralia Sottana, un ospedale ad oltre mille metri di altezza,che abbraccia tutte le Madonie. Proprio in questi giorni  – concludono – la neve ha bloccato anche le attività scolastiche. Non può, una comunità, essere considerata in base a dei numeri, per questo chiediamo che si ritorni sulla decisione che può incidere sulla stessa esistenza delle comunità”.

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