Altecoen e Messinambiente assolte |dall'accusa di concorso esterno - Live Sicilia

Altecoen e Messinambiente assolte |dall’accusa di concorso esterno

Passata “in giudicato” la sentenza della seconda Sezione Penale del Tribunale di Messina, presieduta dal giudice Mario Samperi, emessa il 30 Novembre 2012, di assoluzione “per non aver commesso il fatto”, degli ex amministratori e dirigenti della Società l’Altecoen e Messinambiente dalla grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Messina
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MESSINA – Passata “in giudicato” (perché non appellata dalla pubblica accusa entro il termine utile del 15 aprile 2013) la sentenza della seconda Sezione Penale del Tribunale di Messina, presieduta dal giudice Mario Samperi, emessa il 30 Novembre 2012, di assoluzione “per non aver commesso il fatto”, degli ex amministratori e dirigenti della Società l’Altecoen e Messinambiente dalla grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

La sentenza di primo grado aveva assolto con formula piena Francesco Gulino, Antonio Conti, Maurizio Salvaggio, Sergio La Cava,  Tommaso Palmeri e Gaetano Munnia tutti imprenditori e dirigenti a Messina delle Società l’Altecoen e Messinambiente. La sentenza, oggi divenuta definitiva e passata in giudicato, aveva di fatto confermato pienamente, a distanza di nove anni di processo, la precedente decisione del GIP di Messina, Alfredo Sicuro, del 2004 che aveva integralmente rigettato le richieste di misure cautelari motivandole con la completa insussistenza delle accuse contenute nelle richieste formulate nel sett.2003 dai Procuratori Croce ed Arcadi della Procura di Messina.

A darne notizia una nota in cui la Gulino Group, L’Altecoen e le altre società dl gruppo esprimono ampia soddisfazione e compiacimento per la positiva conclusione, con la piena e definitiva assoluzione passata in giudicato già al primo grado di giudizio, dei propri imprenditori e dirigenti dalle ipotizzate gravi infiltrazioni mafiose, risultate e giudicate del tutto insussistenti ed infondate. Le società esprimono la loro più profonda amarezza per le gravi conseguenze della incredibile vicenda giudiziaria, che ha determinato ingenti, irreparabili ed irreversibili danni alle persone, alle famiglie, alle imprese e loro maestranze, tutti ingiustamente coinvolti.


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