PALERMO – Un lungo applauso per esprimere solidarietà e vicinanza a Maria Prestiagiacomo, il presidente dell’Amap oggetto di un atto intimidatorio presso la sede dell’azienda. A tributarlo 29 comuni della Provincia che ieri, a villa Niscemi, hanno discusso del futuro della società di cui sono entrati ormai a far parte.
Il ritrovamento di una testa di capretto sotto la scrivania del presidente ha scatenato una pioggia di attestati di stima e di manifestazioni di vicinanza, culminata ieri nel vertice di villa Niscemi. I 29 comuni hanno affidato ad Amap per 30 anni la gestione del servizio idrico (tranne Altavilla e Casteldaccia che hanno deliberato per uno), ma chiedono anche alla Regione di intervenire nei confronti di quegli enti locali che invece si sono tirati indietro. Ci sarà tempo fino al 28 febbraio, poi verrà stilato il piano industriale che assorbirà i dipendenti ex Aps in proporzione ai comuni aderenti.
Ieri a villa Niscemi erano presenti i rappresentanti di Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Casteldaccia, Cefalà Diana, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Sciara, Torretta, Trappeto e Villabate.