Amap e Istituto Superiore di Sanità insieme per la sicurezza delle acque - Live Sicilia

Amap e Istituto Superiore di Sanità insieme per la sicurezza delle acque

Si amplia la collaborazione tra l'azienda acquedotti del capoluogo e l'Iss

PALERMO – Si amplia ed entra nel vivo la collaborazione fra Amap ed Istituto Superiore di Sanità per la redazione del “Piano di Sicurezza dell’Acqua”, finalizzato a garantire acqua potabile di alta qualità a tutti i comuni e tutti gli utenti serviti dall’azienda.

Alla fine della scorsa settimana si è infatti svolto un primo incontro operativo sul campo, con la visita, da parte dei tecnici del Iss e di Amap insieme ai rappresentanti di tutti gli enti interessati, agli impianti della filiera di potabilizzazione e distribuzione dell’acqua dell’invaso Poma di Partinico e ad alcuni impianti degli altri due distretti interessati dalla prima fase della redazione del Piano: quello dell’Agro Palermitano per il quale sono state ispezionate le “Sorgenti del Gabriele”, e quello dello schema acquedottistico Risalaimi per cui sono stati ispezionati gli storici Serbatoi di “San Ciro” ai quali afferiscono anche le acque delle sorgenti di Scillato.

Queste tre rappresentano le principali reti di gestione e distribuzione dell’acqua potabile nell’intera provincia di Palermo. Due giorni di incontri, analisi, studio dei processi già in atto e delle strutture disponibili a partire dalle fonti idriche, come il lago Poma gestito dalla Regione, fino alla distribuzione tramite le fontanelle o le utenze condominiali, passando per i processi di potabilizzazione realizzati all’impianto “Cicala” di Partinico e le analisi chimiche e di qualità svolte presso i laboratori aziendali. L’obiettivo del lavoro avviato da Amap e Istituto Superiore, che coinvolge anche tutte le istituzioni, gli enti e i Comuni che a vario titolo sono interessati e responsabili di processi e attività legate al ciclo dell’acqua, è quello di creare un sistema integrato di prevenzione di ogni possibile rischio di tipo sanitario e di sicurezza legato all’intero ciclo dell’acqua potabile.

Il Piano, che si basa sulla Direttiva europea 2020/2184 sulla qualità dell’acqua e che segue le indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute, mira soprattutto alla prevenzione sotto il profilo tecnico e operativo e ad un appropriato uso della risorsa idrica da parte dei cittadini. I due giorni di lavoro sono stati utili per raccogliere un set di dati sull’attuale struttura ed infrastruttura operativa di Amap, che servirà a costruire una prima matrice di rischi potenziali, da prevenire tramite interventi migliorativi dei processi ed investimenti strutturali, anche grazie al ricorso a strumenti digitali per il monitoraggio continuo.


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