"Prestigiacomo sia attenta| all'equilibrio dei conti" - Live Sicilia

“Prestigiacomo sia attenta| all’equilibrio dei conti”

“Vincenzo Costantino è stato cacciato solo perché voleva mantenere l’Amap sana e con i conti in ordine? E se così fosse, cosa altro si deve chiedere al presidente di una partecipata? La Rap cominci a cambiare registro, magari partendo da quei dirigenti che hanno portato l’Amia al fallimento e oggi sono ancora in servizio”.

amap, leonardi e ferrara
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PALERMO – “Vincenzo Costantino è stato cacciato solo perché voleva mantenere l’Amap sana e con i conti in ordine? E se così fosse, cosa altro si deve chiedere al presidente di una partecipata? E la Rap cominci a cambiare registro, magari partendo da quei dirigenti che hanno portato l’Amia al fallimento e oggi sono ancora in servizio”. Così Sandro Leonardi (Leva Democratica) e Fabrizio Ferarra (Pd), componenti della commissione Bilancio, dopo l’atto ispettivo congiunto effettuato all’Amap per far luce sul passaggio dei 165 lavoratori delle caditoie da Rap ad Amap che in queste settimane ha messo in allarme i sindacati. “Stiamo parlando di un’azienda, l’Amap – dice Leonardi – che vanta 103 milioni di crediti e poi paga un milione di euro l’anno per i debiti. Il verbale del cda dello scorso 25 febbraio, quando il presidente era ancora Costantino, dice a chiare lettere che l’azienda non può permettersi di farsi carico di tutti e 165 lavoratori che peraltro avrebbero più soldi in busta paga a parità di livello con i colleghi. Il passaggio dei lavoratori può essere industrialmente motivato, ma non a queste condizioni: l’Amap deve tornare a investire, ma può farlo solo se il pubblico funziona a dovere”. “L’amministrazione attiva – continua Ferrara – ha ordinato a Rap di acquisire i rami d’azienda con un contratto in favore di terzi, ovvero di Amap, che non prevede per il terzo alcun onere e invece l’azienda che cura il servizio idrico di Palermo rischia di andare in fallimento. La Prestigiacomo faccia attenzione alla sostenibilità finanziaria dell’operazione, mantenendo in ordine i conti”.

“Per questo – concludono i due consiglieri – abbiamo chiesto ieri a Sala delle Lapidi che venga convocata immediatamente una seduta ad hoc del consiglio comunale che affronti una volta e per tutte il tema delle aziende e ascolti i nuovi presidenti dell’Amap e dell’Amat. Non possiamo più brancolare nel buio o apprendere tutto dalla stampa, serve un confronto serio e soprattutto che l’amministrazione venga in Aula a dirci cosa vuole farne delle aziende, dalla Gesip alla Rap passando per l’Amap. La consortile è ormai finita in soffitta, non vorremmo che la giunta Orlando continui a improvvisare come ha fatto sinora”.


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