PALERMO – Va avanti la trattativa tra l’Amg energia e il colosso Saipem dopo la sentenza della scorsa estate su un contenzioso che si trascinava da anni tra le due aziende, legato ad alcune opere di metanizzazione: il giudice ha riconosciuto alla Saipem circa un milione di euro, a cui vanno sommati però altri dieci milioni che la partecipata del comune di Palermo doveva alla società del gruppo Eni più gli interessi legati alle opere pubbliche.
In totale una ventina di milioni, oggetto di un confronto tra le due aziende. “L’amministrazione comunale ha provveduto a trasferirci circa dieci milioni – dice a Livesicilia il presidente dell’Amg, Emilio Arcuri – il che ci dà sicuramente maggiore serenità. Ci stiamo confrontando con la Saipem sulla transazione e ragionevolmente arriveremo a un accordo”.
Dai termini dell’accordo, però, deriveranno gli obbighi dell’Amg che è comunque un’azienda solida, specie se a confronto con Gesip o Amia. La sentenza, arrivata la scorsa estate, è stato un fulmine a ciel sereno per il cda presieduto da Arcuri e insediatosi da pochissimo, che si è trovato a dover far fronte al problema visto che la precedente amministrazione non aveva adottato le dovute misure.
Amg, a seconda dell’esito della trattativa, potrebbe così ritrovarsi a dover pagare una discreta somma ma in azienda prevale l’ottimismo: la società è in utile, seppur di poco, e quindi anche un leggero passivo non impensierirebbe. E sulla possibilità che questo possa comportare un eventuale svalutazione del 49 per cento delle azioni, servite a ricapitalizzare l’Amia, da Palazzo delle Aquile arriva una secca smentita.

