Amia, mandato dei curatori| prorogato fino al 22 luglio - Live Sicilia

Amia, mandato dei curatori| prorogato fino al 22 luglio

I curatori pensano a due bandi per l’acquisto di lavoratori e beni mobili e l’affitto dei beni immobili.

la nota dell'azienda
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PALERMO – La sezione fallimentare del tribunale di Palermo ha prorogato fino al 22 luglio il mandato dei curatori fallimentari di Amia e Amia Essemme. Inizialmente la scadenza dell’esercizio provvisorio era fissata per il 15 giugno, cioè domani. La proroga si è resa necessaria perché il Comune e la curatela fallimentare stanno ancora lavorando al piano che riguarda il futuro occupazionale dei 2400 dipendenti e l’organizzazione di tutti i servizi espletati dall’azienda di piazzetta Cairoli, a partire da quello di raccolta dei rifiuti e spazzamento per proseguire poi con manutenzioni stradali, pulizia caditoie, disinfestazioni e così via.

L’ipotesi alla quale i curatori stanno lavorando prevede due bandi: uno riguardante l’acquisto di lavoratori e beni mobili da parte di Palazzo delle Aquile e il transito di tutti i lavoratori nel bacino di Palermo Ambiente, l’Ato rifiuti dei Comuni di Palermo e Ustica, attualmente in liquidazione. L’acquisto e il transito dei dipendenti avverrebbero grazie alla conversione di Palermo Ambiente da Ato rifiuti in un soggetto gestore in house, nell’ambito della nuova Area di Raccolta Ottimale (Aro) che la riforma regionale sulle Srr consente di istituire nel territorio metropolitano del capoluogo.

L’altro bando riguarderebbe l’affitto del ramo d’azienda costituito dai beni immobili, come gli autoparchi e la sede di piazzetta Cairoli. A questo scopo il 10 maggio piazza Pretoria ha presentato un’istanza presso il tribunale fallimentare. La doppia operazione di acquisto e affitto sarà però possibile solo attraverso una modifica dello statuto comunale, i cui tempi sono ancora tutti da stabilire. Oltre chiaramente al via libera della Regione Siciliana per l’applicazione della riforma sulle Srr.

Proprio sulla ristretta tempistica a disposizione delle parti in causa si concentra l’attenzione dei sindacati. “C’è poco più di un mese di tempo – commenta Massimiliano Giaconia di Alba –. Il nostro auspicio è che tutto o quasi sia pronto per dar seguito a quanto il sindaco ci ha garantito durante l’ultimo incontro: il mantenimento di tutti i livelli occupazionali e di un servizio pubblico e l’adeguamento del contratto di servizio”.


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