ENNA – Assolto da tutti i capi di imputazione. Pasquale La Rosa non è colpevole di omissione di atti d’ufficio, stoccaggio abusivo di rifiuti e disastro colposo.
Si tratta dell’ingegnere ex consegnatario della miniera di Pasquasia, la miniera di sali potassici chiusa nel marzo del 1992, di proprietà dell’Italkali, una società mista formata dalla Regione e da un socio privato. La Rosa era finito sotto processo perché, secondo l’accusa, non aveva provveduto alla rimozione e allo smaltimento di cumuli di amianto e di non avere eliminato fusti, bidoni e sacchi di rifiuti che si trovavano in due capannoni. Atti dovuti, secondo la Procura, senza bisogno che nessuno lo imponesse al funzionario.
Diversi i testimoni che hanno deposto nel corso del processo davanti al tribunale di Enna. Durante il controesame del legale della difesa, l’avvocato Marzia Maniscalco, sono emerse delle lacune nella ricostruzioni delle competenze che hanno fatto ricadere le colpe su La Rosa. Da qui l’assoluzione, con le formule perché il fatto non sussiste e per non averlo commesso.