Amt, domani sciopero di 24 ore |Rischio paralisi in città - Live Sicilia

Amt, domani sciopero di 24 ore |Rischio paralisi in città

Non bastano le rassicurazioni, a parole, della dirigenza dell'azienda. i lavoratori dell’Amt, aderenti a Fast Confsal e Faisa Cisal incroceranno le braccia.

CATANIA – Non bastano le rassicurazioni della direzione dell’azienda che assicura un miglioramento della situazione finanziaria. E neanche la garanzia che le spettanze ai lavoratori saranno pagate quanto prima per l’arrivo di alcuni fondi regionali. Domani sarà comunque sciopero di 24 ore per i lavoratori dell’Amt, aderenti ai due sindacati autonomi Fast Confsal e Faisa Cisal. Un’astensione che suona come un grido disperato da parte di chi vorrebbe vedere l’azienda rimessa in carreggiata e non procedere, come negli ultimi anni, in emergenza. Anche per questo i due segretari, Giovanni Lo Schiavo e Aldo Moschella hanno scritto una lettera al sindaco nella quale gli chiedono di intervenire concretamente non solo per “mettere toppe” ma per garantire un futuro al trasporto pubblico di Catania.

Cosa che Bianco ha affermato essere nelle sue intenzioni, in occasione della Giunta straordinaria con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, anche in occasione dello sviluppo del sistema di trasporto della Città metropolitana. Ma per Lo Schiavo e Moschella sono altri i nodi da sciogliere. “L’azienda è sull’orlo del precipizio – sostengono – al limite della sopravvivenza con bilanci dissestati, debiti da appianare e servizi a singhiozzo, a causa di scelte industriali sbagliate e per l’assenza di una seria programmazione da parte delle istituzioni e della politica. Una situazione che presenta per il 2015 un grave squilibrio economico – proseguono – che, unitamente all’esiguità del patrimonio netto, comporta, in assenza di immediate azioni correttive, l’azzeramento del capitale sociale e la messa in liquidazione della società”. Una vera bomba sociale che va disinnescata al più presto, secondo gli autonomi che proseguono: “Ci fa piacere apprendere che il Direttore Generale della Partecipata, è fiducioso circa il miglioramento della “situazione dell’AMT” e dell’asserita “liquidità in banca” (grazie ai fondi Regionali e non a quelli Comunali) – continuano – della quale non ci è data conoscerne l’entità, ma da quello che ci risulta, non possiamo altro che confermare , purtroppo, il malessere e lo stato di disagio in cui vivono quotidianamente i dipendenti e la cittadinanza tutta “.

Stipendi in ritardo, mezzi pochi e vetusti – anche se il direttore Barbarino ha comunicato a La Sicilia la possibilità che vengano acquistati nuovi autobus, incertezze continuano a pesare sul sistema che, a dire dei sindacati, fa acqua da tutte le parti. Per questo tornano a chiedere, ancora, le dimissioni di presidente e direttore, annunciando la volontà di procedere nello stato di agitazione. “Chiediamo scusa a i cittadini per i disagi che con ogni probabilità si verranno a creare domani, a causa dello sciopero che vedrà astenersi i nostri iscritti per l’intera giornata e della grande manifestazione di protesta, ma riteniamo che con l’aiuto di tanta gente di buon senso, questa azione possa giovare a salvare l’AMT/SPA dal fallimento, e con essa, a salvare il trasporto urbano a Catania.

 


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