Il 14 settembre avrebbe spento trenta candeline. Invece, la vita di Amy Winehouse, pioniera britannica del "soul bianco", si è interrotta due anni prima, il 23 luglio 2011, nella stanza della sua casa londinese dove fu rinvenuta morta. Travolta dal successo, la cantante si è presto trasformata in regina degli scandali. La vita d'eccessi fatta di esagerazioni, bulimia, abuso di alcol e di sostanze stupefacenti non ne ha appannato la stella. Tanto che ancora oggi l'interprete "maledetta" è considerata una delle artiste più brillanti della sua generazione.
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