PALERMO – La Sicilia ha a disposizione un miliardo e 149 milioni di euro a valere sul Pnrr per finanziare interventi di rigenerazione urbana.
La somma è così suddivisa: 214,7 milioni per 9 progetti ammessi al programma “Pinqua”; 513 milioni per i Piani urbani integrati; 421,6 milioni per il programma Piccoli comuni del Viminale, cui si aggiungono risorse stanziate dal Mef, dal Piano nazionale complementare e dalla Bei.
Cosa ‘rischia’ la Sicilia
Ma, secondo l’elaborazione del Centro studi di Ance nazionale, a seguito dell’ultima revisione del Pnrr, circa 1 miliardo di investimenti in rigenerazione urbana in Sicilia rischiano di uscire dal Piano.
Si tratta, in dettaglio, di 360 progetti (253 di rigenerazione urbana, pari al 70%, e di 107 interventi dei Piani urbani integrati, pari al 30%) per un valore di 922,1 milioni di euro (420,7 milioni di rigenerazione urbana, pari al 46%, e 501,5 milioni dei Piani urbani integrati, pari al 54%).
Progetti su cui il governo Meloni ha assicurato le coperture, ma che, intanto, potrebbero subire ritardi nella loro realizzazione, considerato che i Comuni sono a corto di risorse.
La presidente nazionale dell’Ance, Federica Brancaccio, intervenuta a Siracusa a “Città in scena, Festival della rigenerazione urbana”, seconda tappa del tour nazionale dedicata esclusivamente alla Sicilia, ha detto che “la rigenerazione urbana è il futuro di questo Paese”.
“Al Sud ci sono meraviglie da riqualificare. Dopo il Pnrr, dovremo essere pronti a investire sulle nostre città, sulle relazioni urbane e sociali e non solo economiche”. Quanto ai fondi del “Pnrr” a rischio, Brancaccio ha aggiunto: “A seguito di questa riprogrammazione, forse c’è qualcosa di più di un miliardo a rischio. Dobbiamo scongiurare questo pericolo”.
Cosa fa la Regione
L’assessora all’Ambiente, Elena Pagana, ha spiegato cosa sta facendo la Regione: “La rigenerazione urbana ha un ruolo molto importante e trova spazio fra le priorità del governo regionale. Non a caso la programmazione europea del Po Fesr dedica una misura a questo tema”.
“Stiamo accompagnando la rigenerazione urbana con riforme in materia urbanistica e di edilizia, grazie alla specialità autonomistica della Regione. Nel recepire il testo unico dell’edilizia abbiamo apportato delle modifiche. Il provvedimento andrà in Aula il più presto possibile”.